ÉH!, ‘A’! & altro
Un mio vecchio collega bancario di cui per ragioni di
privatezza mi limito ad indicare le iniziali P.D.F. al corrente delle mie velleità linguistiche sulla parlata
napoletana, mi à chiesto di indicargli la provenienza dell’ éh!
affermativo napoletano usato al posto
del sí e mi altresí chiesto l’origine
dei comandi che i cocchieri napoletani impartiscono ai cavalli che conducono. Atteso che nessuno
degli addetti ai lavori sul napoletano si è mai peritato di affrontare gli
argomenti suaccennati, mi son preso la briga di far da solo ed ò cosí
risposto all’amico: Sí, nel napoletano
parlato, spesso s'usa il monosillabo esclamativo "eh!" da
pronunciarsi peraltro con la é chiusa (éh!). Quanto alla sua derivazione piú
che ritenerlo (come normalmente si fa) un’espressione gergale (cosa che non mi
convince atteso che l’espressione eh!=sí non
è in uso in una cerchia ristretta dove possa svilupparsi un gergo, ma è d’uso comune); quanto alla
derivazione, dicevo, piú che ritenerlo un’espressione gergale penso di possa
ritenerlo un derivato dal latino
e(st)=(sí, è proprio cosí); però nel
mettere per iscritto questo monosillabo è necessario aggiungere alla E un’ acca diacritica ottenendo eh= sí per evitare di confondere l’affermazione é(h) con la congiunzione e che à una medesima pronuncia
chiusa:é ; altra cosa è poi
l’(a)eeeeh! esclamazione che vale: ma cosa dici?Non è possibile!
esclamazione di cui però non è dato conoscere né m’azzardo ad ipotizzare un’ etimologia atteso che trattasi di esclamazione
espressiva probabilmente d’origine onomatopeica ; Altra cosa è l’argomento comando
dei cocchieri; anche per questi comandi nessuno degli addetti ai lavori sul
napoletano si è mai peritato di affrontare la questione etimologica; mi son
preso perciò la briga di farlo io da solo e preciso che per quanto riguarda
i cocchieri, i comandi esatti usati per guidare il/i
cavallo/i sono: ‘a’!(va’!), hi (fermo!) e cessa (arretra!); ora a mio parere ‘à!
deriva dall’imperativo (v)a(i)→(v)à→’à!, hi
deriva dall’ avv.bio latino hi(c)= sta fermo in questo posto, cessa talora erroneamente
pronunciato o inteso come gessa è un comando dedotto
dall' imperativo del verbo cessare (intensivo del lat. cedere) =
retrocedere.
E con questo penso proprio d’avere esaurito l’argomento e
d’avere contentato l’amico P.D.F., ed interessato qualcuno dei miei ventiquattro
lettori per cui faccio punto fermo con il consueto satis est.
Raffaele Bracale
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