lunedì 10 febbraio 2020

CUMMARA E CUMPARO


CUMMARA E CUMPARO
Questa volta è stata la    mia carissima nipotina R. B. (i consueti problemi di riservatezza mi costringono ad indicare solo le iniziali di nome e cognome) a  chiedermi per le vie brevi   di chiarirle le esatte accezioni della voce napoletana   in epigrafe. L’accontento qui di sèguito augurandomi con queste paginette di soddisfare la sua curiosità ed interessare qualcun altro dei miei ventiquattro lettori.
Cominciamo con il precisare che nell’idioma napoletano la voce in epigrafe à molte accezioni di cui una icastica e furbesca su cui mi soffermerò con attenzione.  Ordunque per la precisione con il termine
cummara s.vo f.le[dal lat. tardo commatre(m), comp. di cum 'con' e mater -tris 'madre'] si indica:  1 in primis

a. Donna che aiuta una sposa durante le nozze o una gestante durante il parto.
a1.Madrina che tiene a battesimo o a cresima un bambino, (ed anche, rispetto a lei, la madre del battezzato o del cresimato).

b.  Levatrice, in quanto era lei che olim  in alcuni rioni popolari  era delegata a  presentare il neonato al battesimo.
 b1   con l’appellativo specificativo di cummara d’ogne la levatrice o madrina di battesimo che s’assumeva il compito di tagliare la prima volta le unghie al neonato.

2 per estensione.

a. Donna, per solito,amica  che fa da testimone alle nozze (rispetto allo sposo o alla sposa, e reciprocamente la sposa rispetto alla testimone o al testimone).

b. Vicina di casa, legata da rapporti di lunga amicizia e confidenza.

c. in senso spregiativo pettegola, donna curiosa, chiacchierona, linguacciuta, maldicente, ciarlona.
d.      come eufemismo (addizionata dell’agg.vo  secca) nome con cui qualche volta viene indicata la morte;
e.      in senso  furbesco amante,  donna che à  una relazione amorosa, spec. extraconiugale o ritenuta comunque illecita.Interessante il  collegamento semantico tra questa accezione e quelle precedenti (sub 2/a –b) che si coglie nel fatto che, per inteso comune, i rapporti di amicizia (come quelli intercorrenti tra testimoni di nozze e/o vicine di casa) possono degenerare in relazioni amorose extraconiugali ed illecite
d. Appellativo che nelle favole si aggiunge talora a nomi di animali: cummara golpa (comare volpe) etc.
 Aggiungo che Corrispettivo al maschile della voce esaminata è la voce  cumpare
s.vo m.le  [che è dal lat. tardo compatre(m), comp. di cum 'con' e patre-m 'padre'] e che à le seguenti accezioni:

1 (region.) colui che tiene un bambino a battesimo o a cresima: far da compare | compare d'anello, di matrimonio, 1.a compare d'anello, di matrimonio testimone matrimoniale
2 (antiq. o dial.) appellativo familiare con cui ci si rivolge ad  vicino di casa o ad un uomo che si conosca.
3 (fam.) complice: ‘o mariuolo e ‘o cumpare(il ladro e il suo compare).
4 (in senso  furbesco) amante, uomo  che à  una relazione amorosa, spec. extraconiugale o  comunque illecita. Anche in questo caso  il  collegamento semantico tra questa accezione e quelle precedenti (sub 1.a e  2)  si coglie nel fatto che, per inteso comune, i rapporti di amicizia (come quelli intercorrenti tra testimoni di nozze e/o vicine di casa) possono degenerare in relazioni amorose extraconiugali ed illecite.
Rammento a margine che l’accezione sub 1.a compare d'anello, di matrimonio  in napoletano corrente e popolare si rende con cumpare ‘e fazzuletto (compare di fazzoletto) atteso che tale principale  testimone di nozze   soleva offrire in regalo  ai nubendi le vere matrimoniali presentandole in un vassoietto poggiate  su di un  candido fazzoletto di seta che poi diventava di proprietà dello sposo.
E qui penso di poter far punto convinto d’avere esaurito l’argomento, soddisfatto mia nipote nella sua curiosità cognitiva ed interessato qualcun altro dei miei ventiquattro lettori e piú genericamente  chi dovesse imbattersi in queste  tre paginette.Satis est.
 Raffaele Bracale

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