CRASTULA
‘E SPECCHIO,SECCAME A GGENNARO!
Ad litteram: Coccio di specchio (rotto) secca, per me
Gennaro! Antica icastica esclamazione, ch'era una formula di malocchio che si
poteva cogliere sulla bocca delle fattucchiere della città bassa alle quali facevano
ricorso le/i creduloni malevole/i popolane/i che speravano, con poche lire date
ad una fattucchiera di ottenerne una concreta maledizione che, addiruttura
producesse l'essiccamento dei succhi vitali di un innamorato reo di
tradimento.Va da sé che il Gennaro della locuzione potesse essere chiunque
altro o altra, innamorato/a o semplice conoscente e pertanto bisognava
guardarsi, facendo gli opportuni scongiuri, da chi pronunciasse l’esclamazione
in epigrafe!
Brak
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