CIUCCIO E
PROSUNTUOSO
Lo si dice causticamente di chi borioso/a, arrogante, supponente,
saccente pur in presenza di manifesta ignoranza perserveri nel tenere un
atteggiamento spocchioso e tronfio
comportandosi fatidiosamente da saputo/a, saputello/a, sapientone/a,
sputasentenze, cacasentenze,quando non da altezzoso/a e superbo/a, mostrando in
ogni caso di appoggiare sul nulla il suo contegno il cui sostrato è appunto la
piú marchiana insipienza, incompetenza, disinformazione condita, a maggior
disdoro, di ampia incultura e somaraggine palese.
ciuccio =
asino s. m. quadrupede domestico da tiro, da sella e da soma, con
testa grande, orecchie lunghe e diritte, mantello grigio e un fiocco di peli
all'estremità della coda, ritenuto paziente e cocciuto nonché (ma non se ne
intende il perché) ignorante;ancóra piú strano e non comprensibile il
collegamento semantico che se ne fa a
stupido, sciocco e credulone; varie
sono le proposte circa l’origine della parola :chi dal lat. cicur=
mansuefatto domestico; chi dal lat. *cillus da collegare al greco
kíllos= asino; chi dallo spagnolo chico= piccolo atteso che l’asino
morfologicamente è piú piccolo del cavallo; son però tutte ipotesi che non convincono molto; e segnatamente non mi convince quella che si richiama all’iberico chico= piccolo, a malgrado che
sia ipotesi che appaia semanticamente perseguibile. Non mi convincono altresí, in quanto
m’appaiono forzate, l’idee che il
napoletano ciuccio sia da collegare o
all’italiano ciuco o all’italiano ciocco. Vediamo: il ciuco della lingua italiana è sí l’asino ma nessuno spiega la
eventuale strada morfologica seguita per
giungere a ciuccio partendo da ciuco;
d’altro canto non amo qui
come altrove quelle etimologie spiegate sbrigativamente con il dire: voce onomatopeica oppure origine espressiva; ed in effetti la voce italiana ciuco etimologicamente non
viene spiegata se non con un inconferente origine
espressiva; allo stato delle cose mi pare piú perseguibile l’idea che sia
l’italiano ciuco a derivare dal
napoletano ciuc(ci)o anziché il
contrario. Men che meno poi mi solletica l’idea che ciuccio possa derivare dall’italiano ciocco= grosso pezzo di legno e
figuratamente uomo stupido, insensibile ed
estensivamente ignorante e dunque asino. No, no la strada semantica
seguita è bizantina ed arzigogolata: la escludo!
In conclusione mi pare piú perseguibile l’ipotesi che la
voce ciuccio
vada collegata etimologicamente alla radice sciach dell’arabo sciacharà=
ragliare che è il verso proprio dell’asino, secondo il seguente percorso
morfologico: sciach→ (s)ciach→ciuch→ciuccio;
rammento che in siciliano l’asino è detto sceccu
con evidente derivazione dalla medesima
radice sciach dell’arabo sciacharà= ragliare.
prosuntuoso/a agg.vo e s.vo m.le o f.le = che presume troppo
di sé, che crede di poter fare cose superiori alle proprie capacità: una
persona presuntuosa | che rivela presunzione: un discorso presuntuoso,
da presuntuoso;
voce dal lat. tardo praesumptuosu(m), deriv. di praesumíre
'presumere';
borioso/a, agg.vo e s.vo
m.le o f.le che, chi mostra atteggiamento di
superiorità, di altezzosità di ostentazione della propria posizione o dei
propri meriti veri o presunti,
voce denominale di boria che è dal lat. borea(m) 'vento di
tramontana', da cui 'aria (d'importanza)' addizionata del suffisso oso/a
suffisso di aggettivi derivati dal latino o tratti da nomi, dal lat. -osu(m)/-osa(m);
indica presenza, caratteristica, qualità ecc.
arrogante, agg.vo e s.vo
m.le e f.le che chi dimostra atteggiamento
insolente e presuntuoso; voce dal lat. arrogante(m), propr. part. pres.
di arrogare;
supponente, agg.vo e s.vo
m.le e f.le che, chi manifesta un contegno di di sdegnosa
superiorità, di arroganza, presunzione.
voce propr. part. pres. di supporre dal
lat. supponere, comp. di sub- 'sub-' e ponere 'porre'
saccente agg.vo e s.vo m.le e f.le che, chi presume di sapere e in realtà
non sa; che, chi ostenta presuntuosamente
conoscenze di ciò che non sa
voce dal lat. sapiente(m), part. pres. di sapere
'essere saggio',per il tramite degli idiomi meridionali nei quali il nesso pi si risolve in cci (cfr. apium→accio)
ed analogamente bi/bj si risolve in ggi (cfr. habeo→babjo→aggio)
R.Bracale
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