VA’ A FFÀ ‘NCULO e VALLO A PPIGLIÀ ‘NCULO
Ci troviamo a che fare con due icastiche, sebbene grevi,
triviali espressioni che si colgono sulle labbra di chi abbia perso la pazienza
per essere troppo irritato ed ed infastidito
da un importuno un seccatore,un scocciatore, rompiscatole che si
apostrofa con decisione se non fermezza ed energia nel tentativo di liberarsene.La
prima locuzione ad litteram vale : Vai a
fare (id est:coire) nel culo cioè a dire: Non mi importunare piú, liberami della tua presenza e va’
ad occupare meglio il tuo tempo in
pratiche sodomitiche piuttosto che infastidire me. Piú acconciamente della prima locuzione, la seconda (pur restando
nel medesimo àmbito) ad litteram vale : Vai
a prenderlo (e quale sia il quid da prendere è intuibile) nel culo cioè a dire:
Non mi importunare piú,
liberami della tua presenza e, piuttosto che infastidirmi, va’ ad occupare il tuo tempo in pratiche sodomitiche,
tenendo però non la parte attiva, ma quella
passiva che è la soccombente, meno gradevole e piú dolorosa! Brak
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