BARDASCIA
& DINTORNI
Con la voce bardascia
(che si ritrova anche nel siciliano con varie significazioni spesso di
comodo, ma semanticamente inesatte (basti pensare alla terminazione in a della
parola che è di genere femminile e viene
riferita al maschile...) quali: monello,
giovane omosessuale etc. ) nell’ idioma napoletano si indica null’altro che una ragazza e spesso questa parola (ora quasi del tutto desueta) la si
poteva incontrare nel napoletano d’antan con un simpatico diminutivo – vezzeggiativo: bardascella = ragazzina. L’ etimologia di bardascia è originariamente dal persiano bardal attraverso l’ arabo: bardağ dove è propriamente
la prigioniera, la schiava giovane ed
estensivamente la ragazza cosí come nella parlata napoletana. La voce napoletana bardascia à tuttavia una tenue assonanza con la voce
italiana(con la quale ovviamente non deve confondersi!) bagascia che indica la
meretrice; la voce bardascia non va
confusa altresí con il termine partenopeo vajassa
che indica la serva, la fantesca;e
che proviene dall’arabo: baassa attraverso il
francese bajasse da cui in toscano si generò bagascia=
meretrice.Quella ricordata assonanza
tra le voci bardascia, bagascia,
vajassa determina spesso tra i meno esperti della parlata napoletana una innesatta confusione tra i
significati dei termini provocando un conseguenziale marchiano errore nel loro
campo d’applicazione.
Raffaele Bracale
31/03/08
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