ELEGANTE & DINTORNI
Anche questa volta
mi trovo a raccogliere una garbata provocazione
del mio caro amico P.D.F.(i consueti problemi di riservatezza mi
costringono ad indicare solo le iniziali di nome e cognome) che,memore ch’io
abbia piú volte affermato che il napoletano sia piú preciso e circostanziato
dell’italiano, mi à sfidato ad elencare
ed a parlare delle eventuali voci del
napoletano che rendano piú acconciamente
quella italiana dell’epigrafe e
degli eventuali suoi sinonimi . Come ò
già détto alibi e qui ripeto il caro
amico – come diciamo dalle mie parti - m’ à rattato addó me prore
(letteralmente: mi à grattato dove mi prude, id est: mi à sollecitato sul
mio terreno preferito) per cui raccolgo pure questo guanto di sfida cominciando, come è mio
solito, con l’esaminare dapprima le voci
dell’italiano:
elegante agg.vo m.le e f.le che, chi rivela cura e buon gusto senza affettazione,
con riferimento all'acconciatura ed all'abbigliamento [ voce dal lat. elĕgante-m, der. di eligĕre
"scegliere"].
chic agg.vo
m.le e f.le che, chi è caratterizzato da grande eleganza e/o raffinatezza, [ voce dal
fr. chic marcata sul ted. Schick
"abilità, destrezza", attrav. l'argot degli ateliers di pittori
parigini],
distinto/a agg.vo m.le o f.le che,
chi è contraddistinto da un certo pregio estetico, che si lascia apprezzare per
l'armoniosità dei tratti e del vestire [ voce part. pass.aggettivato di distinguere dal lat. distinguĕre, comp. di dis(prefisso verbale e nominale che
in molti vocaboli derivati dal latino o formati modernamente indica separazione
)e stinguĕre «pungere»,].
fine agg.vo m.le e f.le elitario, ricercato [ voce dal lat. fīnis
"limite", adoperato come agg.vo nel significato di
"estremo"].
signorile agg.vo m.le e f.le che,
chi rivela di possedere e mostrare educazione, finezza, raffinatezza
cioè signorilità nei modi.[voce denominale di signore]
Esaurite cosí le voci
dell’italiano passo a trattare quelle numerose [in uso o desuete] del
napoletano elencandole senza sistematicità, cosí come mi vengono in mente:
alicante agg.vo m.le e f.le che, chi rivela
di possedere classe, gusto, distinzione
e signorilità.[ voce dal lat. elĕgante-m, con sostituzione espressiva dell’occlusiva velare sonora G con la
corrispondente occlusiva velare sorda C ]
accuoncio/òncia agg.vo m.le o f.le
esattamente l’abbigliato/a,
pettinato/a o preparato/a con cura[ voce deverbale
di accuncià che è dal lat. ad-comptiare(preparare per ornare)]
cacazibbetto agg.vo m.le e solo m.le
, bellimbusto, uomo dall’eleganza
eccessiva [ voce dal lat. mediev.
cacare addizionato dell’arabo zabād con raddoppiamento espressivo della consonante esplosiva bilabiale sonora B
e sostituzione raddoppiata della consonante occlusiva dentale sonora D con la
corrispondente sorda T]
canimeo agg.vo m.le e solo m.le elegantone,
uomo che à un’attenzione esagerata nell’abbigliarsi e profumarsi, bellimbusto;[voce
adattamento per storpiatura del nome proprio lat. Ganymedes→ canyme(d)es→canimeo].
fessillo agg.vo m.le e solo m.le che,
chi si pavoneggia muovendosi con
ostentazione [voce deverbale di fessiarse (pavoneggiarsi) denominale di
fissu-m].
pentato/a agg.vo m.le o f.le lett. dipinto/a cioè agghindato/a graziosamente
[voce dall’iberico pintado]
puzillo/puzino agg.vo e s.vo m.le e
solo m.le doppia morfologia usata per indicare un giovane
eccessivamente elegante e galante bellimbusto, damerino [voce ricavata con
riferimento ai vistosi polsini inamidati delle camicie indossate dai damerini ].
petimèoza agg.vo m.le e solo m.le(voce
antica e desueta) Che, nel portamento,
nel comportamento, nel tenore di vita, dimostra doti di nobiltà, signorilità,
raffinatezza tali da elevarlo su gli
altri. [, etimologicamente storpiatura locale del fr. petitmaître di pari significato ].
milurdino agg.vo m.le e solo m.le vagheggino;
che, chi è vestito con molta
ricercatezza e fa il galante con le donne [ etimologicamente storpiatura
locale del fr.milord
di analogo significato ].
miscioscio agg.vo m.le e solo m.le esattamente chi mostri di volersi ammantare di
un’eleganza di portamento che non à e che scimmiotti i veri elegantoni anche
nel parlare al segno di storpiare una lingua chenon conosce [etimologicamente
voce espressiva spiegata dal D’Ambra con un “mio socio”messo sulle labbra di chi scimmiottando i
vagheggini se ne dichiari socio]; a
margine rammento che il soggetto della voce in esame, nell’inteso comune
popolare è accreditato di parlà cu ‘o sciò-sciommo,
espressione intraducibile ad litteram che viene ancóra usata
per canzonare il risibile modo affettato
e falsamente raffinato
dell'incolto che pensando erroneamente
di esprimersi in corretto toscano, in realtà si esprime in modo ridicolo e falso con un idioma che scimmiotta solamente la lingua di Dante,
risultando spesso piú simile ad una lingua francese malamente appresa però,
della quale vengon colti essenzialmente molti fonemi intesi come sci (←ch); da
tale suono è stato tratto l’onomatopeico sciommo
che reiterato nella prima parte (sciò)
à dato lo sciò-sciommo inteso
sostantivo neutro.
monzú s.vo ed agg.vo m.le e solo m.le esattamente 1)in primis mio signore,
appellativo dato dai napoletani ai turisti stranieri e/o ai cuochi di corte e
poi dei ristoranti cittadini; 2)per estensione
che, chi veste con proprietà e buon gusto[etimologicamente
voce adattamento popolare del francese monsieur
nicchinocco/gnicchegnocche/scicchignacco/cicchignacco s.vi
ed agg.vi m.li e solo m.li che
valsero: 1)(in primis) diavoletto di
Cartesio 2)(con riferimento alle fattezze
dello gnometto) bambino piccolo, sgraziato e ridicolo e 3) (spregiativamente con riferimento all’azione
condizionata dello gnometto) adulto senza carattere, capriccioso, incerto, instabile, volubile e
facilmente condizionabile, aduso però a scimmiottare l’elegante
cascamorto.[etimologicamente tutte
voci da ricondursi allo spagnolo ñiqueñaque termine dispregiativo
riferito a cosa inutile o ridicola].
sciammeriella agg.vo m.le e solo m.le esattamente 1)in primis giovanotto di
malavita camuffato da signore;2)per estensione che, chi veste
troppo ricercatamente in ambienti inadatti. .[etimologicamente voce diminutiva di sciammeria (lunga giacca)
che probabilmente è un denominale forgiato sul francese chambre oppure e più
probabilmente è derivato direttamente
dallo spagnolo chamberga sempre che non derivi
direttamente dal nome del duca di Schönberg (17° sec.) che volle che le
sue truppe fossero equipaggiate con una lunga palandrana che, dal nome del duca,
è resa in italiano col termine giamberga ; personalmente trovo più
convincente l’ipotesi ispanica che
maggiormente si presta ad approdare a sciammeria attraverso la
napoletanissima, solita prostesi di una S intensiva all’originario cia (ch) spagnolo, assimilazione
regressiva della B, caduta del
gruppo Rg sostituito da una I atona].
scicco/a agg.vo m.le o f.le voce
relativamente moderna calco locale per
etimo e significato del francese chic
spatella agg.vo m.le e solo m.le 1)in primis spadino da alta uniforme 2)per traslato gentiluomo in uniforme corredata di spadino
[etimologicamente voce diminutivo di spata dal lat.spatha].
E qui faccio punto
fermo augurandomi d’essere stato chiaro ed esauriente ed aver soddisfatto la
curiosità dell’amico P.D.F. quella
dei miei ventiquattro lettori e di chi forte
si imbattesse in queste paginette.Satis est.
R.Bracale Brak
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