Fare i conti senza l’oste
Penso che non ci sia chi non abbia sentito l'espressione: fare i conti senza l'oste; ebbene io pure l'ò udita spesso e mi son sempre chiesto perché nell'immaginario comune si mettano in relazione ipotetici cónti con un ancora piú ipotetico oste (titolare di una mescita di vini); la mia idea è che in realtà l'oste richiamato non sia esattamente un padrone di taverna, ma con ogni probabilità la parola oste altro non sia che la corruzione e volgarizzazione
del latino hostis (nemico) per cui l'espressione risulterebbe piú acconciamente recitare: fare i conti senza il nemico! e significherebbe che quale che siano i cónti e quale che sia il nemico da esso non si possa prescindere e bisognerebbe tenerlo in piú alta considerazione nella valutazione delle possibilità di riuscita di un accadimento cui ci si dedicasse, risultando sciocco ed erroneo prescindere dall'attiva presenza d'un probabile nemico.
Reputo che lètta cosí l'espressione sia o possa essere un po' piú valida di quella che fa riferimento ad un ipotetico taverniere. A meno che non stia commettendo un sesquipedale errore!
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