IL FENOMENO DEL ROTACISMO NELLA LINGUA NAPOLETANA.
Il passaggio di un suono a quello di R si verifica spesso ed in varie lingue a cominciare dal latino classico dove la S intervocalica diventa R per es:ausosa diviene aurora; similmente avviene con il suono N in albanese e romeno . Non diversamente accade nella lingua napoletana dove il suono D diventa R.Per esempio il napoletano dice indifferentemente Madonna e Maronna. Il rotacismo, in napoletano però, non prende le mosse dal latino classico, bensì da un sostrato " osco-mediterraneo" antecedente al latino e alle lingue da esso discese.Va però chiarita una cosa:il napoletano è una lingua che , se si eccettua l'evanescenza delle vocali finali o talvolta pretoniche, è una lingua dicevo che si legge cosí come si scrive.Errano pertanto parecchi che seppure napoletani da generazioni, avendo poca dimestichezza con la loro madre lingua leggono:rice là dove è scritto dice che non v'à ragione perché non conservi l'originale suono D.Chi volesse leggere e dire rice dovrebbe trovar scritto, o scrivere RICE.
Raffaele Bracale
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