Strangulapriévete ed affini.
E vediamo un po’ se riesco a fare un poco di chiarezza nel mare magnum della confusione che regna intorno al vocabolo in epigrafe.
In primis et ante amnia diciamo che con la parola strangulaprievete, in lingua napoletana, si intendono gli gnocchi semplici fatti con acqua sale e farina. E’ vero che sia nell’uso quotidiano che in certa letteratura scadente ho trovato pure – per indicare la medesima cosa - il termine strangulamuonece, ma si tratta chiaramente di un vocabolo pretestuoso, teso a prendersi giuoco dei monaci oltre che dei sacerdoti, vocabolo che non ha ragione d’esistere, come chiarirò qui di seguito.
La cosa che mi fa accapponare la pelle è che partendo da strangulaprievete, l’italiano mediatico ha tirato fuori uno strozzapreti, che la prima volta che l’udii, mi fece sobbalzare dalla poltrona. Mi sto ancóra chiedendo chi sia stato l’ignorante imbecille che, non conoscendo l’etimologia della prima parte del termine strangula-prievete, pensò di fare cosa intelligente sostituendolo con strozza dal verbo strozzare (sinonimo, nel toscano del termine strangolare) ed operò invece una asineria.
Cerchiamo d’esser serii: il termine strangulaprievete,unico originale vocabolo che possa arrogarsi il diritto di significare gli gnocchi napoletani, viene da lontano ed è vocabolo che nasce in Grecia. Orbene diciamo, per farci capire, che gli gnocchi napoletani sono un tipo di pasta fresca fatta solo con acqua bollente e farina e sale. Dall’impasto originario si ricavano arrotolandoli sul tagliere cosparso di farina asciutta dei bastoncelli a sezione cilindrica spessi un centimetro; detti bastoncelli vengono tagliati in piccoli cilindretti di un paio di centimetri ognuno; i cilindretti vengon poi incavati facendoli strusciare sul tagliere tenendoli premuti contro il medesimo col polpastrello o dell’indice o del medio. La doppia operazione dell’arrotolamento e della incavatura dà origine alla parola . Il verbo greco strongulóo ( arrotolare - attorcere) dà luogo alla prima parte del vocabolo (strangula), mentre il verbo greco prepto (comprimere -incavare) dà luogo alla seconda parte (prievete) Come si vede i sacerdoti non c’entrano nulla e di conseguenza men che meno i monaci chiamati in causa da qualche buontempone che non aveva di meglio da fare... Quanto allo stravolgimento di strangulaprievete in strozzapreti non posso che ribadire l’ignoranza e l’imbecillità di chi ha fatto simile strazio.che ha trovato un sedicente studioso della lingua italiana pronto ad accoglierlo nei dizionari in uso – diventati oramai il secchio della spazzatura in cui vien recepito di tutto, asinerie e capocchierie comprese – magari per far contento qualche potente dei media, che consenta allo studioso di essere invitato nelle trasmissioni televisive in veste di esperto ed arrotondare così,con il gettone di presenza, la giornata. Ma è una cosa di cui vergognarsi ...
Raffaele Bracale
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