martedì 8 novembre 2011

LAMPE E TTRUONE

LAMPE E TTRUONE

Si tratta di una squisita minestra di pasta e ceci, cosí chiamata per i suoi violenti effetti sonori e di moto che produce nei visceri di chi se ne ciba.
Lampe s.vo m.le = lampo, scarica elettrica,bagliore, luccichio qui usato in senso furbesco per indicare il sommovimento viscerale; voce derivata dal lat. lampare=lampeggiare;
truone s.vo m.le pl. di truono = tuono, fenomeno acustico che accompagna le scariche elettriche atmosferiche, anche percossa violenta ma qui usato in senso furbesco per indicare gli ineducati rumori prodotti dall’emissione violenta dei gas intestinali; voce derivata dall’incontro del lat. volg. *tonitru(s),letto metateticamente tronitu(s) con tonare 'tonare'.
Dosi per 5 persone
300 gr. di ceci secchi o un barattolo di ceci lessati da 250 gr.
1 cucchiaio da tè di bicarbonato
1 bicchiere e mezzo di olio d’oliva e. v. p. s. a f.,
2 spicchi di aglio,
sale fino e pepe decorticato q.s.,
una foglia di alloro,
Un rametto fresco di rosmarino,
400 g di laganelle (fettuccelle larghe)
Sale doppio un pugno.
Procedimento
Se usate i ceci secchi, metteteli a bagno la sera predente in una pentola colma d’acqua fredda e con il cucchiaino di bicarbonato; teneteli tutta la notte; ponete la pentola a fuoco moderato spezzettatevi una foglia d’alloro e fate prendere il bollore e lasciate cuocere, schiumando di tanto in tanto fino a che i ceci non siano ben lessati .
Preparate frattanto un’altra pentola con un bicchiere d’olio, i due spicchi d’aglio schiacciati e ponetela a fuoco vivace, quando gli agli saranno imbionditi, toglieteli via e nel soffritto cosí pronto versatevi i ceci prelevati con una schiumarola e passati in un passaverdura a fori fitti in modo da ottenerne una densa cremina. Tenete da parte l’acqua dei ceci lessati che ci servirà per terminare il piatto. Allungate il fondo di olio e ceci con un mestolo di acqua di cottura dei ceci, aggiustate di sale doppio e pepe , aumentate il fuoco e quando il tutto avrà preso bollore aggiungere un rametto fresco di rosmarino; dopo un poco spezzettate le laganelle ed unitele ai ceci, rimestate, controllate il sale e portate a cottura la pasta aggiungendo secondo necessità qualche mestolino dell’ acqua di cottura dei ceci.
Se avrete usato i ceci già lessati, terrete pronto o del brodo vegetale bollente o della semplice acqua ben calda nella quale però avrete fatto scaricare una foglia d’alloro spezzettata; i ceci già lessati andranno ugualmente passati nel passaverdure a buchi fitti per ottenere una densa crena.
A cottura ultimata, servite i piatti di lampe e ttuone spolverizzati di pepe decorticato ed irrorati da un sottile filo d’olio a crudo. Rammento in chiusura che questa minestra va classicamente preparata tenendola molto asciutta per modo che quando la minestra sia impiattata, la forchetta (posata da usarsi per consumarla) infissa al centro del piatto resti rigida e dritta e non cada (cosa che avverrebbe se la minestra fósse lenta o brodosa).

Vini: secchi e profunati bianchi campani ( Solopaca, Capri, Ischia, Falanghina, Fiano, Greco di Tufo) freddi di frigo.
Mangia Napoli, bbona salute!

raffaele bracale

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