domenica 13 agosto 2017

L’EQUIVOCO DI “MARUZZELLA”




L’EQUIVOCO DI “MARUZZELLA”

Mi fu  chiesto dall’amico N.C. (al solito, motivi di riservatezza mi impongono di  riportar solo le iniziali di nome e cognome di chi mi scrive per sollecitar ricerche) quanto corrispondesse al  vero ciò che, in una trasmissione musicale dell’anno 2000,fu messo dagli autori sulla bocca della signora Loretta Goggi allorché, presentando la famosa  canzone di Enzo Bonagura e Renato Carosone “MARUZZELLA” del 1955,  propalò l’inesattezza che la ragazza protagonista della canzone s’ebbe dal poeta Bongura il nome che dà il titolo alla canzone in riferimento alla particolare pettinatura della ragazza détta in napoletano “maruzzella” Gli risposi  illico et immediate  che gli autori della trasmissione incorsero in un equivoco, probabilmente per aver consultato in modo sommario un calepino dell’idioma napoletano. E gli  specificai che in napoletano il termine “maruzzella” è un sostantivo che in primis  è il diminutivo del sostantivo femminile  maruzza cioè lumaca, chiocciola. Maruzza è dal lat.medioevale  marucĕa, che è da un tardo maruca ed il suo  diminutivo maruzzella indica, in primis- come détto -  la lumachina di mare e solo per traslato indica (con riferimento alla sua forma di spirale arrotolata a mo’ di chiocciola) una ciocca di capelli che avvolta su di un bigodino cilindrico assume la forma di un ricciolo a stretta spirale; infine per estensione del traslato con il termine “maruzzella” nell’idioma napoletano si indica una ragazza simpatica e vicace con la capigliatura pettinata a riccioli. E fu a questa estensione di significato che  Enzo Bonagura fece riferimento parlando della ragazza protagonista della canzone (con ogni probabilità originaria di Capri o Positano, località ispiratrici del poeta). E quanto détto trova conferma nel fatto che non c’è pettinatrice o capera d’antan che non conosca il termine “maruzzella” quale tipo di ricciolo, ma nessuna ne à contezza nel significato inesatto di pettinatura!         Non mi pare ci sia altro da aggiungere per cui mi fermo qui, sperando d’avere accontentato l’amico N.C. ed interessato qualcun altro  dei miei ventiquattro lettori e  chi  forte dovesse imbattersi in questa paginetta. Satis est.
Raffaele Bracale

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