1 CHI FRAVECA E SFRAVECA, NUN PERDE MAJE TIEMPO.
Chi fa e disfa, non perde mai tempo. La locuzione da
intendersi in senso antifrastico, si usa a commento delle inutili opere di
taluni, che non portano mai a compimento le cose che cominciano, di talché il
loro comportamento si traduce in una perdita di tempo non finalizzata a nulla.
2 'A SCIORTA D' 'O PIECORO: NASCETTE CURNUTO E MURETTE
SCANNATO...
Letteralmente: la cattiva fortuna del becco: nacque con
le corna e morí squartato. La locuzione è usata quando si voglia sottolineare
l'estrema malasorte di qualcuno che viene paragonato al maschio della pecora
che oltre ad esser destinato alla fine tragica della sgozzatura deve portare
anche il peso fisico e/o morale delle corna.
3 Ė FFERNUTA 'A ZEZZENELLA!
Letteralmente: è terminata - cioè s'è svuotata - la
mammella. Id est: è finito il tempo delle vacche grasse, si appressano tempi
grami!
4 Ė MMUORTO 'ALIFANTE!
Letteralmente: E' morto l'elefante! Id est: Scendi dal
tuo cavallo bianco, è venuto meno il motivo del tuo sussieguo, della tua
importanza, non conti piú nulla. La locuzione, usata nei confronti di chi
continua a darsi arie ed importanza pur essendo venute meno le ragioni di un
suo inutile atteggiamento di comando e/o sussieguo , si ricollega ad un fatto
accaduto sotto il Re Carlo di Borbone al quale, nel 1742, il Sultano della
Turchia regalò un elefante che venne esposto nei giardini reali e gli venne
dato come guardiano un vecchio caporale che annetté al compito una grande
importanza mantenendo un atteggiamento spocchioso per questo suo semplice compito.
Morto l'elefante, il caporale continuò nel suo spocchioso atteggiamento e venne
beffato dal popolo che, con il grido in epigrafe, gli voleva rammentare che non
era piú tempo di darsi arie...
5 CHI SE FA PUNTONE, 'O CANE 'O PISCIA 'NCUOLLO...
Letteralmente: chi si fa spigolo di palazzo o angolo di
strada, il cane gli minge addosso. E'l'icastica e piú viva trasposizione
dell'italiano: "Chi si fa pecora, il lupo se la mangia" e la
locuzione è usata per sottolineare i troppo arrendevoli comportamenti di coloro
che o per codardia o per ingenuità, non riescono a farsi valere
6TRÒVATE CHIUSO E PPIÉRDETE CHIST' ACCUNTO...
Letteralmente: Tròvati chiuso e perditi questo cliente...
Locuzione ironica che si usa quando si voglia sottolineare e sconsigliare il cattivo
mercato che si sta per compiere, avendo a che fare con un contrattante che dal
negozio pretenderebbe solo vantaggi a danno dell' altro contraente.
7 MEGLIO ESSERE
PARENTE Ô FAZZULETTO CA Â COPPOLA.
Conviene esser parente della donna piuttosto che dell'
uomo. In effetti, formandosi una nuova famiglia, è tenuta maggiormente in
considerazione la famiglia d'origine della sposa che quella dello sposo.
8 ÒGNE STRUNZO TENE 'O FUMMO SUOJO.
Letteralmente: Ogni stronzo sprigiona un fumo. Id
est:ogni sciocco à modo di farsi notare
9 CUNSIGLIO 'E VORPE, RAMMAGGIO 'E GALLINE.
Lett.:consiglio di volpi, danno di galline. Id est:
Quando confabulano furbi o maleintenzionati, ne deriva certamente un danno per
i piú sciocchi o piú buoni. Per traslato: se parlottano tra di loro i
superiori, gli inferiori ne subiranno le conseguenze.
10 CHIACCHIERE E TABBACCHERE 'E LIGNAMMO, Ô BBANCO NUN NE
'MPIGNAMMO.
Letteralmente: chiacchiere e tabacchiere di legno non
sono prese in pegno dal banco. Il banco in questione era il Monte dei Pegni
sorto a Napoli nel 1539 per combattere la piaga dell'usura. Da esso prese vita
il Banco di Napoli, fiore all'occhiello di tutta l'economia meridionale, Banco
che è durato sino all'anno 2000 quando, a completamento dell'opera iniziata nel
1860 da Cavour e Garibaldi e da casa Savoia, non è stato fagocitato dal
piemontese Istituto bancario San Paolo di Torino. La locuzione proclama la
necessaria concretezza dei beni offerti in pegno, beni che non possono essere
evanescenti come le parole o oggetti non preziosi. Per traslato l'espressione
si usa nei confronti di chi vorrebbe offrirci in luogo di serie e conclamate
azioni, improbabili e vacue promesse.
11 CHI ATO NUN TÈNE, SE COCCA CU 'A MUGLIERA...
Chi non à altre occasioni, si accontenta di sua moglie,
id est:far di necessità virtú.
12 NUN SPUTÀ 'NCIELO CA 'NFACCIA TE TORNA!
Non sputare verso il cielo, perché ti ricadrebbe in
volto! Id est: le azioni malevole fatte contro la divinità, ti si ritorcono
contro.
13 CHIJARSELA A LLIBBRETTA.
Letteralmente:piegarsela a libretto. E' il modo piú
comodo dper consumare una pizza, quando non si può farlo comodamente seduti al
tavolo e si è costretti a farlo in piedi. Si procede alla piegatura in quattro
parti della pietanza circolare che assume quasi la forma di un piccolo libro e
si può mangiarla riducendo al minimo il pericolo di imbrattarsi di condimento.
Id est: obtorto collo, per necessità far buon viso a cattivo gioco.
14 VENNERE 'A SCAFAREA PE SSICCHIETIELLO.
Letteralmente:Vendere una grossa insalatiera
presentandola come un secchiello.Figuratamente,la locuzione la si adopera nei
confronti di chi decanta la nettezza dei costumi di una donna, notoriamente
invece è stata conosciuta biblicamente da parecchi.
15 S'È ARRECCUTO (O ARRENNUTO) CRISTO CU 'NU PATERNOSTO.
Si è arricchito (o arreso) Cristo con un solo pater
noster
Illudersi di cavarsela con poca fatica e piccolo impegno,
come chi volesse ingraziarsi Iddio e trarlo dalla propria parte con la semplice
recita di un solo pater.
16 'E SÀBBATO, 'E SÚBBETO E SSENZA PREVETE!
Di sabato, di colpo e senza prete! E' il malevolo augurio
che si lancia all'indirizzo di qualcuno cui si augura di morire in un giorno
prefestivo, cosa che impedisce la sepoltura il giorno successivo, di morire di
colpo senza poter porvi riparo e di non poter godere nemmeno del conforto
religioso
17 A PPESIELLE NE PARLAMMO.
Letteralmente: Parliamone al tempo dei piselli -(quando
cioè avremo incassato i proventi della raccolta e potremo permetterci nuove
spese;ma sulla bocca minacciosa d’un medico vale: Parliamone al tempo dei
piselli -(quando cioè, in preda ai dolori d’addome, che i troppi piselli
mangiati ti procureranno, sari costretto a chiedere il mio intervento a
pagamento) Id est: Rimandiamo tutto a tempi migliori, che nel secondo caso lo
sono per il medico, ma non per l’infermo!
18 JÍ CERCANNO OVA 'E LUPO E PPIETTENE 'E QUINNICE.
Letteralmente:Andare alla ricerca di uova di lupo e
pettini da quindici (denti). Id est: andare alla ricerca di cose introvabili o
impossibili; nulla quaestio per le uova di lupo che è un mammifero per ciò che
concerne i pettini bisogna sapere che un tempo i piú conosciuti nel popolo
erano i pettini dei cardalana e tali attrezzi non contavano mai piú di tredici
denti...
19 CHI TÈNE MALI CCEREVELLE, TÈNE BBONI CCOSCE...
Chi à cattivo cervello, deve avere buone gambe, per
sopperire con il moto alle dimenticanze o agli sbagli conseguenti del proprio
cattivo intendere.
20 METTERE 'O PPEPE 'NCULO â ZÒCCOLA.
Letteralmente:introdurre pepe nel deretano di un ratto.
Figuratamente: Istigare,sobillare, metter l'uno contro l'altro. Quando ancora
si navigava, capitava che sui bastimenti mercantili, assieme alle merci
solcassero i mari grossi topi, che facevano gran danno. I marinai, per liberare
la nave da tali ospiti indesiderati, avevano escogitato un sistema strano, ma
efficace: catturati un paio di esemplari, introducevano un pugnetto di pepe
nero nell'ano delle bestie, poi le liberavano. Esse, quasi impazzite dal
bruciore che avvertivano si avventavano in una cruenta lotta con le loro
simili. Al termine dello scontro, ai marinai non restava altro da fare che
raccogliere le vittime e buttarle a mare, assottigliando cosí il numero degli
ospiti indesiderati. L'espressione viene usata con senso di disappunto per
sottolineare lo scorretto comportamento di chi, in luogo di metter pace in una
disputa, gode ad attizzare il fuoco della discussione...
21 PURE 'E PULICE TENENO 'A TOSSE...
Anche le pulci tossiscono - Id est: anche le persone
insignificanti tossiscono, ossia voglione esprimere il proprio parere.
22 FEMMENE E CCRAVUNE: STUTATE TÉGNENO E APPICCIATE
CÒCENO.
Letteralmente: donne e carboni: spenti tingono e accesi
bruciano. Id est: quale che sia il loro stato, donne e carboni sono ugulmente
deleterii.
Brak
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