FRITTELLE
DI BIANCHETTI
(zeppulelle
‘e cicenielle)
Ingredienti:
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Per 4 persone:
600 gr. di bianchetti;
200 gr. circa di farina;
3 cucchiai di olio;
3 uova;
1 spicchio d'aglio;
1 ciuffo di menta lavato, asciugato e tritato finemente;
abbondante olio per friggere;
sale fino q.s.
sale grosso alle erbe q.s.
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Preparazione:
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Lavate
la menta, privandola dei gambi piú
duri e tritatela finemente insieme con
lo spicchio d'aglio.In una terrina mettete la farina, 200 grammi circa
d'acqua, l’olio, i tuorli d'uovo (tenendo da parte i bianchi), un poco di
sale fino e il trito di aglio e menta.
Lasciate riposare la pastella per un'ora, poi unitevi i bianchetti ben lavati
e sgocciolati ed i bianchi d'uovo
montati alla fiocca (cioè a neve).Mettete il composto a cucchiaiate in una
padella contenente olio bollente e quando le frittelle saranno dorate e
croccanti, sgocciolatele, passatele sopra un foglio di carta assorbente e
servitele calde con contorno di zucchine e/o altre verdure fritte.Spolverizzate il
tutto con sale grosso alle erbette.
NOTA
bianchetti
= voce regionale plur. di bianchetto
(da non confondere con l’omonima sostanza imbiancante, generalmente a
base di biacca, che a seconda delle combinazioni può servire come cosmetico,
per cancellare errori in testi scritti a macchina o a mano, come prodotto
sbiancante per il bucato o per la pulitura di scarpe bianche ecc. ) ; avannotti di acciughe o sardine appena
nati, quasi trasparenti, che assumono un colore bianchiccio anche dopo la cottura, l’etimo è dal ligure gianchetto
diminutivo di gianco
(bianco).
zeppulelle
= plur. di zeppulella frittella rustica di pastella meglio nota nel napoletano col nome di pastacrisciuta per non confonderla con zeppola frittella dolce
di pasta choux o bignè; la voce zeppulella
è però diminutivo di zeppola (vedi suff. ella/e) con etimo dal lat. sirpula (serpentello) atteso che la forma della zeppola è quella d’un serpentello aootorcigliato su se stesso,
mentre la zeppulella (pastacrisciuta) à
forma irregolarmente sferica.
cicenielle =
plur. di ciceniello voce
regionale campana usata per indicare
il novellame (bianchetti) di molte specie ittiche, ma in genere novellame di
alici; la voce quanto all’etimo, è quasi con certezza un diminutivo regionale (eniello/e)
del lat. caec(um) atteso che il novellame che è molto piccolo
si presume cieco; in effetti aggiungendo alla radice lat. caec(um) il doppio suffisso eniello
si ottiene ceceniello.
Raffaele
Bracale.
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