COZZECHE DINT’ Â CONNOLA
[Cozze
nella culla]
Nota:
La voce connola=
culla, piccolo letto per neonati, un
tempo per lo piú a dondolo; etimologicamente
è dal tardo latino cunula(m), dim. di cuna 'culla';
Questa ricetta fu molto gradita al re Ferdinando I Borbone (Napoli, 12 gennaio
1751 – †Napoli, 4 gennaio
1825)che la faceva preparare con i mitili da lui stesso pescati
e che non era riuscito a vendere, come
era solito fare con tutto l’altro da lui pescato nel mare sotto la collina di
Posillipo.
ingredienti e dosi per 6 persone
2 kg di
cozze;
12 grossi pomidoro semimaturi tipo Sorrento o tipo costoluti;
1 etto di capperi dissalati, lavati, asciugati e tritati finemente
con un gran ciuffo d’aneto e due spicchi
d’aglio;
1 cucchiaio d’origano secco;
3 cucchiai di pangrattato o mollica di pane casareccio bruscata al
forno e tritata finemente;
1 bicchiere e mezzo d’olio d’oliva e. v.p. s. a f.
sale fino e pepe nero q. s.
preparazione
Lavare e spazzolare decisamente le cozze eliminando bisso ed
incrostazioni; sistemarle in un ampio tegame incoperchiato , senza aggiungere
acqua o altro liquido ed a fuoco vivace farle
aprire aggiungendo alla fine poco pepe; prelevare dalle valve i frutti
sistemandoli in una terrina coperti con il liquido che le cozze, aprendosi
avranno prodotto; tale liquido dovrà essere filtrato con un colino di garza per
trattenere eventuali impurità.
Lavare, asciugare i pomidoro che vanno tagliati orizzontalmente
verso l’alto per modo che eliminato il… cappello,
si possano adeguatamente svuotare di polpa e semi; porli capovolti su di un
canevaccio per far scorrer via un po’ del liquido di vegetazione; dopo alcuni minuti sistemarli uno accanto
all’altro in una capace pirofila nella quale verrà versato tutto il liquido
d’apertura delle cozze, tenendo i pomidoro con la bocca in alto; salarli, aggiungere un po’ d’origano e porre in ogni
pomodoro un adeguato numero di frutti di mare,cospargendovi sopra il trito di capperi, aneto ed aglio; irrorare
il tutto con l’olio ed a completamento cospargere con il pangrattato o il trito di mollica bruscata ,
ponendo al forno caldo (180°) per circa 25’ fino a che non si formi una crosticina
dorata.
Servire caldo di forno.
Vini: secchi e profunati bianchi campani (
Solopaca, Capri, Ischia, Falanghina, Fiano) freddi di frigo.
Mangia
Napoli, bbona salute!
raffaele
bracale
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