martedì 6 ottobre 2020

MAMMONA E MAMMONE

MAMMONA E MAMMONE

Mi scrive il carissimo amico N.C. (al solito, motivi di riservatezza mi impongono di  riportar solo le iniziali di nome e cognome di chi mi scrive per sollecitar ricerche) che imbattutosi nella frase di Nostro Signore Gesú Cristo: «Non potete servire a Dio e a Mammona»[riportata  in Matteo (6,24) ed in Luca (16,13)]mi chiede se il Mammona dei Vangeli à nulla a che spartire con il Mammone [mostro che, nei tempi andati,  per spaventare i bambini restii ad ubbidire, si minacciava di far intervenire. Gli rispondo: carissimo non ti sbagli; non si tratta di una semplice assonanza perché Mammona e Mammone sono la medesima cosa e cioè il Demonio e precisamente Belzebú come affermarono Niccolò di Lira[(Lira, 1270 circa - †Parigi, 23 ottobre 1349),   francescano e teologo francese] e san Gregorio di Nissa [ (Cesarea in Cappadocia, 335 – †Nissa, 395 circa), vescovo e teologo greco antico]; ed il termine Mammona [greco mamonas] fu mantenuto nei Vangeli sino alla seconda traduzione CEI,  mentre nella traduzione 2008 la parola venne sostituita con "ricchezza" forse per rendere piú intelligibile il concetto; va da sé che il Mammone napoletano à la medesima etimologia del Mammona dei Vangeli  e cioé l’acc. lat. chiesastico mammona-m che è dall’arabo maimum; atteso che l’etimologia è la medesima non v’à dubbio che il significato sia il medesimo con il Demonio che, almeno per i credenti è veramente un mostro spaventoso.Non mi pare ci sia altro da aggiungere per cui mi fermo qui, sperando d’avere accontentato l’amico N.C. ed interessato qualcun altro  dei miei ventiquattro lettori e  chi  forte dovesse imbattersi in queste paginette. Satis est.

Raffaele Bracale

 

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