QUALE
E QUAL NELL’ ITALIANO E NEL NAPOLETANO
& altro
Sia la lingua italiana che la
parlata napoletana ànno con medesima
derivazione dal lat. quale(m)
l’aggettivo e pronome interrogativo e relativo quale; in italiano il
pl.è quali, ant. o poet. davanti a consonante quai e qua' mentre in napoletano il pl.m.le è quale ed
il f.le è quali da usare davanti a nomi cominciati per consonante
(ess: quali ffemmene – quali ffronne
) e quale sempre però nella forma apocopata qual’
davanti a nomi cominciati per vocali (ess: qual’accasione
– qual’amiche) ; si à poi, sempre in italiano, una
forma tronca qual che è comune davanti alle voci del verbo essere
che cominciano con E- (qual è, qual ero ecc.) e, davanti a
consonante, in talune locuzioni particolari (qual fosse - per la qual cosa - nel qual caso - in certo qual modo - qual mai) o nell'uso letterario; si usa (e cosí anche in napoletano) nelle
proposizioni interrogative dirette o indirette e nelle dubitative per chiedere
la qualità, l'identità di qualcosa o di qualcuno (è forma concorrente con che,
ma quest'ultimo è di gran lunga prevalente nell'uso parlato): quali libbre preferisce?(quali libri preferisci?); pe cquala raggiona à fatto chesto?(per quale
motivo avrà fatto ciò?); qua’
nuvità ce stanno?(quali novità ci
sono?); cu cquale amice hê
cenato?(con quali amici ài cenato?); a ddu qua’ miedeco sî gghiuto?( a
quale medico ti sei rivolto?); | nun saccio qua’ o quale (non so quale), un
certo (con valore indeterminato): me
piggliaje nun saccio qua’ nustalgia(mi
prese una non so quale nostalgia). Tornando alla forma tronca qual che
- come ò detto - è comune davanti alle voci del verbo essere che
cominciano con e- (qual
è, qual ero ecc.) e, davanti a consonante, in talune locuzioni
particolari, rammenterò che in napoletano non esiste questa forma
tronca, ma sempre quella intera che viene elisa davanti a vocale; per cui in napoletano si à qual’
è e non qual è né si avrà mai qual
fosse ma sempre quale fosse. qual’è ‘o jucatore cagnato?(qual è il giocatore sostituito?) nun
saccio quale fósse ‘a raggione... (non so qual fósse il motivo...).
Quanto fin qui détto vale
altresí per la congiunzione PURE
=quand'anche, sebbene ( che è dal lat. pure 'puramente, semplicemente' e
anche, nel lat. tardo, 'senza riserve, senza condizione') congiunzione che in
italiano non consente l’elisione, ma si avvale di una forma tronca pur
usata sia davanti a consonante che a vocale; nel napoletano invece PURE non
contempla mai una forma tronca,
per cui davanti a vocale si elide in pur’
( es.:pur’avenno fatto tutt’ ‘o pussibbile[pur avendo
fatto tutto il possibile]) mentre davanti a consonante è sempre pure ( es.:pure facenno tutt’ ‘o pussibbile[pur facendo tutto il possibile]) laddove in italiano negli esempi fatti ci si
avvale della forma tronca. E tutto ciò ad ennesima dimostrazione che il
napoletano (linguaggio autonomo, mai tributario della lingua
nazionale)à soluzioni grammaticali e/o sintattiche proprie ed ad esse bisogna far riferimento,
senza scimmiottare il toscano, se si intende
scrivere in napoletano!
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