SGOLIARE
Questa volta è stato il
caro amico G. L. (i consueti problemi di riservatezza mi costringono ad
indicare solo le iniziali di nome e cognome) a
chiedermi via e-mail di chiarirgli
significato ed etimologia del
verbo partenopeo in epigrafe.
Gli ò cosí testualmente risposto : in
napoletano il verbo sgoliare/sgolià/sgulià, à un doppio significato: 1)
togliersi/cavarsi la voglia; 2) rifiutare un cibo dopo d’averne assunto moltissimo. Si tratta
di un verbo nel primo caso intransitivo, nel secondo transitivo
etimologicamente denominale di gulio =
voglia che in napoletano è voce attestata sia come gulio che come vulio
con consueta alternanza partenopea
di c o g in v o altrove al contrario della v in g come ad
es in guappo che è dal latino vappa;
cfr.anche volpe/golpe,
vunnella/gunnella, vongola←concula etc. ; l’etimo di gulio/vulio (donde il
verbo di cui parliamo) trae da un incrocio tra gola e voglia quest’ultima da collegare al verbo volere che
è dal lat. volg. *volíre, per il class.
velle, ricostruito sul tema del pres. volo e del perfetto volui, ma, a mio
parere non gli è estraneo il francese
antico goule= gola. E qui penso di poter far punto convinto
d’avere esaurito l’argomento, soddisfatto l’amico G.L. ed interessato qualcun altro
dei miei ventiquattro lettori e piú genericamente chi dovesse imbattersi in queste
paginette.Satis est.
Raffaele Bracale
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