MENARSE ‘INT’Ê CCAMPANE
L’espressione in epigrafe che ad litteram suona: Gettarsi nelle campane, nell’inteso comune è locuzione chesi riferisce all’ipotetico comportamento che tiene chi, non volendo intendere ammonimenti o richieste cui dare corso, fa le viste di buttarsi a ridosso di campane (squillanti) per modo che, restando assordato dai violenti rintocchi non può udire nè gli ammonimenti, nè le richieste pervenutigli.
In realtà la datata espressione nacque nella zona dei Banchi Nuovi - quartiere napoletano sviluppatosi a ridosso della Posta Vecchia e Santa Chiara – e fu riferita ai tanti ladri, rapinatori, scippatori, borseggiatori e simili brulicanti in loco, i quali, una volta portato a termine un furto, scippo o boseggio che fósse, tentavano di far perdere le proprie tracce dandosi alla fuga per il dedalo di viuzze della zona, avendo per meta salvifica il vico Campane (a Donn’Albina) a ridosso di Palazzo Gravina.
Brak
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