venerdì 24 dicembre 2010

SCESCÉ

SCESCÉ
Lo scescé(va scritto in un’unica parola; non sce scé), in napoletano è il pretesto, la scusa, l’appiglio;rammento l’espressione: Jí truvanno scescé
Espressione intraducibile ad litteram, ma che può rendersi con andare in cerca di pretesti; infatti con l’espressione suddetta si connota chi, in ogni occasioni cerchi cavilli, pretesti, adducendo scuse per non operare come dovrebbe o facendo le viste di non comprendere, per esimersi; talvolta chi si comporta come nella locuzione in epigrafe lo fa allo scopo dichiarato di litigare, pensando di trovare nel litigio il proprio tornaconto. La parola scescé è un chiara corruzione del francese chercher (cercare). Durante la dominazione murattiana un milite francese si fermò a chiedere una informazione ad un popolano dicendogli forse: “Je cherche (io cerco) oppure usò una frase analoga contenente l’infinito: chercher”
Il popolano che non conosceva la lingua francese fraintese lo chercher, che gli giunse all’orecchio come scescé e pensando che questo scescé fosse qualcosa o qualcuno di cui il milite andasse alla ricerca, comunicò agli astanti che il milite jeva truvanno scescé (andava alla ricerca di un non meglio identificato scescé).
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