venerdì 30 aprile 2021

BBELLO E BBUONO ed altro.

BBELLO E BBUONO ed altro.

Ad litteram: Bello e buono id est: all’improvviso, d’un tratto, inopinatamente,   quasi sottintendendo che l’avvenimento di cui si tratta  sia peggiorativo rispetto a quello (bello e buono)  cui à fatto seguito o in cui si è insinuato; quasi uno dicesse: “La situazione  da ch’era propizia  d’un tratto è mutata in peggio!”. Talora  per meglio sottolineare la rapidità o imprevedibilità delnuovo accadimento che si sta verificando, la locuzione in epigrafe, diventando piú concisa ed immediata, si riduce al solo primo termine della locuzione in epigrafe, condensandosi in  un essenziale: ‘E BBELLO (=Di bello) che vale per l’appunto: di punto in bianco, di sorpresa inaspettatamente, all'istante, repentinamente. Esiste poi un’altra espressione che, come significato, è di portata simile sia a Bbello e bbuono che alla concisa ‘E bbello e suona  Â’NTRASATTA   che vale inaspettatamente  détto di cose che accadono d’improvviso, senza che nulla lo lasci prevedere, nel bel mezzo di altri avvenimenti e la locuzione  etimologicamente  traduce ad litteram il latino: (i)ntra (re)s actas→’ntrasacta(s)→’ntrasatta.

Brak

 

APPUCENIRSE/APPUCECHIRSE

 

APPUCENIRSE/APPUCECHIRSE

Mi è stato chiesto, via e-mail,  dal  caro amico A. A. (i consueti problemi di riservatezza mi costringono ad indicare solo le iniziali di nome e cognome)  di chiarirgli se, come à udito esiste nell’idioma napoletano un verbo che suonerebbe "appucichirsi" (o "appuscichirsi"); gli ò cosí risposto: Il verbo di cui mi chiedi esiste certamente anche se morfologicamente la scrizione esatta è appucenirse[storpiato nel parlato della città bassa in: appucechirse] etimologicamente marcato quale denominale dell'iberico pocho; il significato è  quello di raggomitalarsi su se stesso come un uccello che nasconde il capino con le ali perché intirizzito tenta di difendersi dal freddo.Si usa molto il participio passato: appucenuto/a. E qui penso di poter far punto convinto d’avere esaurito l’argomento, soddisfatto l’amico A. A.  ed interessato qualcun altro dei miei ventiquattro lettori e piú genericamente  chi dovesse imbattersi in questa paginetta.Satis est.

 Raffaele Bracale

 

AMMAZZARUTO

AMMAZZARUTO

Mi è stato chiesto dall’amico G.L. (i consueti problemi di riservatezza mi costringono ad indicare solo le iniziali di nome e cognome) via e-mail di chiarirgli  significato Ed etimo  del termine   partenopeo   in epigrafe. Gi ò cosí rapidamente risposto:

la voce  ammazzaruto è unagg.vo m.le e solo m.le che se riferito al pane vale  mal lievitato, azzimo; per traslato se riferito a persona significa  basso, tracagnotto, pesante; voce derivata dall'arabo  mas'ra attraverso il greco mazeros

E qui penso di poter far punto convinto d’avere esaurito l’argomento, soddisfatto l’amico G.L. ed interessato qualcun altro dei miei ventiquattro lettori e piú genericamente  chi dovesse imbattersi in queste paginette.Satis est.

 Raffaele Bracale