martedì 2 aprile 2019

JÍ ZUMPANNO ASTECHE E LLAVATORE.


JÍ ZUMPANNO ASTECHE E LLAVATORE.
Letteralmente: andar saltando per terrazzi e lavatoi. Id est: darsi al buon tempo, trascorrendo la giornata senza far nulla di costruttivo, ma solo bighellonando in ogni direzione: a dritta e a manca, in altoed in basso ;
asteche=lastrici solai,terrazzi dal greco astrakon=coccio) 
lavatore (s.vo f.le pl. metafonetico del s.vo m.le lavaturo) = lavatoi,  stanze di abitazioni o, piú spesso,  luoghi pubblico adibito al lavaggio manuale dei panni;il singolare è voce maschile ed indica la vasca in cui si lava la biancheria; i lavatoi furono – un tempo (fino a quando esistettero) posti a pianterenno (cioè in posizione opposta ai lastrici solai) nei pressi di una o piú fontane corredate di vasche e dapprima  pietre scappellate e successivamente tavole di legno scannellato  ad hoc su cui strofinare i panni durante il lavaggio; la voce lavaturo etimologicamente è dal  lat. tardo lavatoriu(m), deriv. di lavare 'lavare'. Faccio notare che la voce a margine fu voluta  femminile (sebbene fosse il plurale di una voce maschile) in quanto in napoletano un oggetto (o cosa quale che sia) è inteso se maschile piú piccolo o contenuto del corrispondente femminile; abbiamo ad . es. ‘a tavula (piú grande rispetto a ‘o tavulo piú piccolo ),‘a tammorra (piú grande rispetto a ‘o tammurro piú piccolo ), ‘a cucchiara(piú grande rispetto a ‘o cucchiaro piú piccolo), ‘a carretta (piú grande rispetto a ‘o carretto piú piccolo ); fanno eccezione ‘o tiano che è piú grande de ‘a tiana e ‘o caccavo piú grande de ‘a caccavella; nella fattispecie il lavaturo, vasca in cui si lava la biancheria risulta necessariamente piú contenuto della stanza o luogo che la contengono, per cui il lavaturo è voce maschile, mentre ‘e llavatore è da intendersi femminile.
Brak

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