MEZMEZZE PENNE ‘NZOGNA E PPEPEZE PENNE ‘NZOGNA E PPEPE
Ingredienti
e dosi per 6 persone:
6
etti di mezze penne rigate,
3
cucchiai di sugna,
1
grossa cipolla dorata mondata ed
affettata finemente,
1
bicchiere di vino rosso secco,
1
pugno di sale doppio,
1
etto di pecorino grattugiato,
2
etti di mandorle tostate e tritate,
1
cucchiaio di pepe nero macinato a fresco,
sale
fino un pizzico.
procedimento
In
un’ ampia padella, a fuoco vivace, versare i tre cucchiai di sugna e farli
sciogliere senza che fumighino; quando la sugna si sarà sciolta ed avrà preso
calore, aggiungere la cipolla affettata
finemente e farla stufare sempre a fuoco vivace fino a che cominci ad arsicciare; nel
frattempo lessare al dente in abbondante acqua salata (pugno di sale grosso per otto litri di acqua)le mezze penne;
prelevarle con una schiumarola e versarle nella padella con il fondo di
cipolla; rimestare, bagnare con il vino, abbassare la fiamma, versare tutto il
pecorino ed aiutandosi con una ramaiolata dell’acqua di cottura mantecare la
pasta; impiattare, cospargere le porzioni con il trito di mandorle e con abbondante
pepe nero macinato a fresco e
servire in tavola questa pasta gustosa,
caldissima di fornello.
Vini:
Corposi vini rossi campani (Solopaca, Aglianico, Piedirosso, Taurasi) serviti a
temperatura ambiente.
Mangia
Napoli, bbona salute!
Raffaele Bracale
NOTA
LINGUISTICA
‘NZOGNA
Precisiamo
súbito che la voce napoletana a margine
che rende l’italiano sugna o strutto è voce che va scritta ‘nzogna
con un congruo apice (‘)
d’aferesi (e qui di sèguito dirò il perché) e non nzogna privo del segno
d’aferesi, come purtroppo càpita di trovare scritto.
Ciò
detto passiamo all’etimologia e
sgombriamo súbito il campo
dall’idea (maldestramente messa in giro da qualcuno che nzogna, (non ‘nzogna) possa essere un adattamento dell’ antico italiano sogna(sugna)
con protesi di una n eufonica e dunque non esigente il
segno d’aferesi (‘) e successivo
passaggio di ns→nz, dal latino (a)xungia(m),
comp. di axis 'asse' e ungere 'ungere'; propr. 'grasso con cui si
spalma l'assale del carro'; occorre ricordare che nel tardo latino con la voce axungia si finí per indicare un asse di carro e non certamente il
condimento derivato dal grasso di maiale liquefatto ad alta temperatura,
filtrato, chiarificato, raffreddato e conservato in consistenza di pomata per
uso alimentare, mentre gli assi dei carri venivano unti direttamente con la
cotenna di porco ancòra ricca di grasso.
Ugualmente
mi appare fantasiosa l’idea (D’Ascoli) che la napoletana ‘nzogna possa derivare da
una non precisata voce umbra assogna per
la quale non ò trovato occorrenze di sorta! Messe da parte tali fantasiose
proposte, penso che all’attualità, l’idea semanticamente e morfologicamente piú
perseguibile circa l’etimologia di ‘nzogna sia quella proposta
dall’amico prof. Carlo Iandolo che prospetta un in (da cui ‘n)
illativo + un *suinia (neutro plurale,
poi inteso femminile)= cose di porco alla cui base c’è un sus- suis= maiale con doppio suffisso di
pertinenza: inus ed ius; da insuinia→’nsoinia→’nzogna.
Pepe sost. in italiano
maschile, in napoletano neutro derivato dal lat. piper
piperis, dal gr. péperi, voce di orig. orientale
Satis
est.
Raffaele Bracale
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