RICCE ‘E FURETANE INCACIATI ALLA DOPPIA ALLA CREMA
nota
Con il sostantivo fusillo voce di origine meridionale derivata attraverso il
suff. diminutivo illo dal
sost.vo fuso (dal lat. fusu(m)), ma non perché il fusillo sia
un piccolo fuso, ma con riferimento alla forma ritorta e/o ondulata simile a
quella che prende un filo quando sia attorcigliato con il fuso; dicevo infatti
che con il sostantivo fusillo si intendono due tipi di pasta secca: il primo
tipo è una sorta di nastrino alto cinque centimetri e largo un centimetro e
mezzo, ritorto ed ondulato per tutta la
sua altezza; il secondo tipo è una sorta di bucatino attorcigliato per tutta la
sua lunghezza proprio come se fosse stato avvolto intorno ad un fuso; tali
fusilli lunghi sono a Napoli détti pure ricce
‘e furetane (riccioli di
contadinelle);
ricce: plur. di riccio s.m.=
ricciolo dal lat. . ericiu(m), deriv. di ìr ìris 'riccio'; furetane:
plur. di furetana s.f.= contadina, campagnola dal lat. foritanus/a derivato di
foris + il suff. etnico itanus/a )
i
riccioli di contadine è – come ò détto un altro nome usato per indicare i
fusilli lunghi bucati che sono un tipo
di una
pasta lunga arricciata per tutta
la lunghezza a mo’ del verme del cavatappi; questa dev’esser lessata senza
spezzarla; à la caratteristica, se lessata molto al dente, di mantenere una sorta di gustosa croccantezza.
Per questa ricetta ci serviremo di questi riccioli.
ingredienti
e dosi per 6 persone:
6 etti di ricce ‘e furetane(fusilli lunghi
bucati),
2
cipolle dorate tritate finemente,
1
costa di sedano bianco tritata finemente,
1
bicchiere di olio d’oliva e.v.p.s.a f.,
½
bicchiere di latte intero,
3
etti di ricotta ovina,
1
bicchierino di cognac,
1
etto di pecorino grattugiato,
1
pugno di sale doppio,
sale
fino e pepe decorticato q.s.
procedimento
Versare
l’olio in un ampio tegame,e mandarlo a temperatura, aggiungere il trito di
cipolla e súbito dopo quello di sedano e tenerli a fuoco sostenuto per 5
minuti, indi aggiungere il latte e la ricotta stemperata con il cognac, salare
e pepare ad libitum e lasciar sobbolire
per altri 10 minuti; al termine passare tutto per qualche minuto ad alta
velocità in un mixer con lame da umido fino ad ottenere una crema vellutata e
fluida; rimetterla nel tegame a mezza fiamma mentre in molta (8 litri) acqua salata
(pugno di sale doppio) si lessano al dente
i fusilli; sgrondarli prelevandoli
con un forchettone e porli in una zuppiera calda dove vanno inframmezzati con
il pecorino e poi trasferiti nel tegame
con la crema;mantecarli attentamente aggiungendo un filo d’olio e.v.p.s.a f., a
crudo.Impiattare e mandare in tavola caldi di fornello. Vini: secchi e profunati bianchi campani (
Solopaca, Capri, Ischia, Falanghina, Fiano, Greco di Tufo) freddi di frigo.
Mangia
Napoli, bbona salute E scialàteve!
raffaele bracale
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