sabato 19 novembre 2016

SUSAMIELLE & SAPIENZE

SUSAMIELLE & SAPIENZE Ingredienti e dosi per 6 persone: 500 g di farina 00, 200 g di zucchero, 300 g di mandorle pelate, 500 g di miele 300 gr. di semi di sesamo Pisto (mix di spezie pestate:cannella, chiodi garofano,pepe nero,cardamono etc.) q.s. Cannella in polvere due cucchiaino, Pepe bianco macinato un cucchiaino, Una grattugiata di noce moscata, Preparazione: Impastare sulla spianatoia tutti gli ingredienti escluso il miele aiutandosi con mezzo bicchiere d’acqua calda. A parte sciogliere e far bollire a fuoco moderato il miele ed immediatamente mescolarlo all'impasto con un mestolo di legno, appena si sarà un po' raffreddato impastare e lavorare con le mani il piú rapidamente possibile. Appena il tutto è amalgamato fare dei bastoncini di circa 2 cm. di diametro e 12 cm. di lunghezza. Con i bastoncini ottenuti formare delle "S" , poggiarle in una teglia larga unta precedentemente con un po’ d’olio o sugna e su ognuno di essi passare le dita bagnate nell'acqua, cospargendovi i semi di sesamo e pressando un poco con il palmo della mano per fare attaccare i semi sui singoli dolcetti; scuotere la teglia per far cadere i semi in eccesso; Infornare in un forno a 180° e sfornare appena saranno cresciuti e avranno assunto un colore marrone chiaro. Lasciare raffreddare e servire. NOTA Con il termine susamiello in lingua napoletana ci si usa riferire a persona/e dal carattere greve e fastidiosamente pesante che nei rapporti interpersonali si dimostrino scostanti e talvolta insofferenti, quando non sgradevoli; e si credette che la grevezza caratteriale di detti soggetti li potesse far accreditare d’esser dei susamielli inteso dolce greve per il concorso di ingredienti pesanti e di difficile digestione; per la verità il termine susamiello come significante la grevezza caratteriale di taluni soggetti, non è da riferirsi al gustosissimo dolcetto natalizio partenopeo, quanto ad un particolare pesante ceppo di ferro in forma di S che veniva usato tra la fine del 16° ed i principî del 17° secolo alle caviglie dei condannati alle patrie galere, ceppo che per avere la medesima forma ad esse del dolcetto in epigrafe, ne mutuò il nome. P.S. Esiste una variante dei susamielli, ed è detta "sapienza", il cui nome deriva dalle suore clarisse del monastero della Sapienza, in Sorrento, suore produttrici di ottimi susamielli con l’aggiunta di alcune mandorle intere poste come decorazione alla sommità della superficie dei singoli dolcetti. raffaele bracale

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