MUGLIERA
Il termine in epigrafe: mugliera donde l’antico toscano: mogliera = moglie
è voce molto antica nata da un acc. di un basso latino o latino volgare, dove fu muliere(m)= donna, prima la semplice donna in età da marito, ma ancora nubile, poi segnatamente quella sposata, sostituendo la piú comune voce: uxor (sposa), opposta a virgo(vergine,nubile); ; la voce latina, pervenuta al napoletano attraverso una tipica trasformazione metaplasmatica li→gli e dal napoletano all’antico toscano,pare che stesse ( con sincope popolare della g e successiva infissione della i eufonica) per il latino mulger deverbale di mulgeo = mungo, atteso che nell’antichità della famiglia latina, pare toccasse alle donne il compito di mungere capre e vacche; qualche studioso pensa di collegare la voce mulier (donde mugliera) all’aggettivo mollis = molle, delicato, anzi quasi mollior = piú delicata dell’uomo, ma è ipotesi che mi par semanticamente arzigogolata e perciò troppo fantasiosa.
Raffaele Bracale
Nota: metaplasmo: (Dal lat. metaplasmu(m), che è dal gr. metaplasmós, deriv. di metaplássein 'foggiare diversamente', comp. di metá, che indica trasformazione, e plássein 'formare'): nella moderna linguistica, passaggio di una parola da una categoria morfologica a un'altra (p. e. dal lat. folia, neutro pl. di folium, si à l'it. foglia, f. sing):
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