BETTINA SOTT’Ê TRE PPONTE
Anche questa volta faccio sèguito ad un quesito rivoltomi dall’amico V.S. (al solito, motivi di riservatezza mi impongono di riportar solo le iniziali di nome e cognome di chi mi scrive per sollecitar ricerche) quesito relativo alla datata espressione in epigrafe. Gli preciso súbito che con l’espressione in esame negli anni tra il 1950 ed il 1960 ci si riferí ad una famosissima meretrice, tale Elisabetta, ma identificata con il diminutivo di Bettina, che esercitava il suo mestiere di nave-scuola di molti adolescenti [soprattutto della città bassa]nei pressi dei mitici tre ponti [facenti parte di un antico acquedotto romano] posti all'imbocco di via Ponti Rossi e tale Bettina giacché non ebbe eccessive pretese ed essendosi riuscita a mantenere curata e piacente anche con lo scorrere degli anni fu richiesta sino a tutto il 1960. Non mi pare ci sia altro da aggiungere per cui mi fermo qui, sperando d’avere accontentato l’amico V.S. ed interessato qualcun altro dei miei ventiquattro lettori e chi forte dovesse imbattersi in queste paginette. Satis est.
Raffaele Bracale
1 commento:
Carissimo Raffaele grazie della tua testimonianza che per me allora 14enne diventa la conferma di una delle storielle cantate da un cameriere cantastorie "'o poeta" che dilettava i clienti contrabbandieri luciani ai tavoli del ristorante zi tore a Mergellina con canzoncine e poesie stile Ferdinando Russo, ricordo ancora il refrain nostalgico "bettina bettina, bettina non c'è piu..."
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