ICASTICHE VOCI DELL’IMMEDIATO DOPOGUERRA (1944/’45)
Questa volta su suggerimento/richiesta dell’amico E. C.
amico di cui al solito (per questione di riservatezza) mi limito ad indicare le
iniziali di nome e cognome, prendo in
esame poche, ma icastiche voci napoletane in parte figlie dell’immediato dopoguerra
(1944/’45)o tornate in auge in quel periodo e delle quali solo un paio ancóra
resistono nel parlato; le voci di cui intendo occuparmi sono:
baito, baitista,
bisinisso,correntista, scartiloffio.
Come ò détto tre di esse:
baito, baitista,correntista nacquero e si estinsero con il dopoguerra trattandosi
di voci strettamente connesse a particolari attività tipiche del periodo postbellico, mentre altre due scartiloffio/a (termine in origine risalente a fine 1700,principio 1800 ma tornato in auge nel
1940/45) e bisinisso (nata nel periodo
postbellico) ancóra vengono usate correntemente. Cominciamo dunque da
SCARTILOFFIO/A Ci
troviamo questa volta a parlare di due
parole, l’una maschile, l’altra femminile, che fan parte del fiorito ed
icastico linguaggio partenopeo, ambedue nell’originario significato di atto, manovra truffaldini tesi a raggiunger
lo scopo di affibbiare, per solito a stranieri, carta straccia in luogo di
buona carta moneta; estensivamente poi ogni
atto o manovra truffaldini operati in danno di sprovveduti, disattenti,
incolti, creduloni che facilmente si lasciano raggirare ed imbrogliare.
Storicamente le voci in esame
nacquero tra il finire del 1700 ed il principio del
Scartiloffio/a addizione del sostantivo scartoffia con l’aggettivo loffio/a;
Scartoffia : voce gergale
forse nordica, per indicare una carta da giuoco senza valore, una cartina;
LOFFIO/A: letteralmente frollo,
cascante, molle e quindi scadente, inutile; etimologicamente da un ant.
tedesco: slapf→slaf, ma non gli
sarebbe estraneo il latino labi da
cui il toscano labile =inconsistente.
Si comprende facilmente che una scartoffia
che sia anche loffia rappresenti quanto di
peggio possa capitare ad un povero turista
o ad un provinciale che approdi o giunga nella nostra città o in cento
altre città d’arte del centro-meridione; rammenterò – per chiudere in …
allegria - l’incipit del film Guardie e
ladri in cui lo scartiloffista Totò si
dedicava ad una particolare forma di scartiloffio:
l’appioppare ad un credulo turista americano una grossa patacca che è una ovviamente
falsa moneta antica di grosse dimensioni
il cui nome è dall’arabo bataqa attraverso lo spagnolo pataca.
Preciso che nel periodo
postbellico le voci scartiloffio/scarti
loffia indicarono sia un atto,una manovra truffaldini tesi a raggiunger lo scopo di affibbiare, per
solito a stranieri, carta straccia in luogo di buona carta mnoneta; sia estensivamente
poi anche ogni atto o manovra truffaldini
operati in danno di sprovveduti, disattenti, incolti, creduloni che facilmente
si lasciano raggirare ed imbrogliare.
E passiamo a
BISINISSO s.vo m.le
in primis ed in genere
1affare, faccenda, compito, impegno, incombenza, lavoro ; ma in
particolare nel gergo malavitoso e nel parlato della città bassa 2 affare poco lecito commesso da chi
ricava illecito profitto a danno di altri avendoli indotti in errore con
artifici e raggiri, faccenda indebita, proibita, vietata disonesta con riferimento ad ogni atto o manovra truffaldini operati in danno
di sprovveduti, disattenti, incolti, creduloni:
voce marcata sull’inglese business. E veniamo alle voci nate ed
estinte nel periodo postbellico trattandosi di voci strettamente connesse a
particolari attività tipiche del periodo
postbellico; abbiamo
BAITO s.vo m.le 1raggiro, truffa,
frode; intrigo, inghippo, fregatura,
bidone,affare losco e/o fraudolento 2 la merce oggetto del
raggiro o truffa con riferimento alle merci sottratte alle autorità
anglo-americane e rivendute per alimentare il mercato nero; voce marcata sul
s.vo inglese bait = ésca e sul verbo to bait = adescare
BAITISTA, s.vo m.le ovviamente il soggetto dedito al raggiro, truffa, frode di cui alla precedente parola; etimologicamente voce
marcata anch’essa sul s.vo
inglese bait = ésca addizionato del
suffisso ista suffisso con cui si formano sostantivi e aggettivi connessi con i
termini in -ismo e (come nel caso
che ci occupa) sostantivi di diversa derivazione spesso indicanti attività,
professioni (barista, dentista etc.).
CORRENTISTA/CURRENTISTA s.vo
m.le e f.le in doppia morfologia che
nel suo significato nulla à a che spartire con l’omografo/omofono correntista dell’italiano che vale: titolare di un conto corrente: correntista bancario,
postale; la voce napoletana indicò il/la ragazzo/a dalle non comuni
capacità acrobatiche e destrezza di mano aduso/a a fingere di giacere
addormentato/a sul ciglio della strada, ma addestrato/a a rincorrer di lí i
camions anglo-americani, arrampicarvisi per sottrarvi le merci trasportate e lanciarle ai propri complici appostati lungh’
esso le strade.
Voce che attraverso il suff. ista (già esaminato) è un deverbale del
lat. currere.
E con questo penso d’avere esaurito l’argomento e
d’avere contentato l’amico E.C. ed interessato qualcuno dei miei
ventiquattro lettori per cui faccio punto fermo con il consueto satis est.
Raffaele Bracale
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