sabato 5 aprile 2008

SCIARDELLA

sciardella.
Il termine in quasi tutti i vvocabolarii della lingua napoletana in mio possesso non esiste, ma è parola che negli anni '50 udii in casa e dalla viva voce del popolo nel significato di donna inetta, di casalinga incapace di fare i donneschi lavori di casa con attenzione e secondo i crismi dovuti; è 'na sciardella la casalinga che lavi le stoviglie, facendosele scappare di mano e rompendole, che lavi i pavimenti con poca acqua, che spolveri superficialmente che riponga gli abiti in modo raffazzonato, così che riprendendoli uno li trovi stazzonati e gualciti al punto di non poterli indossare, una donna insomma inetta ed inaffidabile, una sbadata patentata. Esiste anche un peggiorativo del termine ed è SCIUAZZA.
Per l'etimologia di sciardella, contrariamente a quanto ipotizzato dal mio amico prof. Carlo Jandolo, che pure è il solo ad avere avuto il merito di aver recipito la voce nel suo conciso dizionario etimologico napoletano,ma - quanto all’etimologia – ne congettura un legame con l’antico termine italiano:cialdino id est: cosa da poco, ritengo che sia piú opportuno risalire alla parola sciaddea - che già nell’entroterra napoletano è usata in forma di sciardea (parola che deriva dal greco skedao ed ha il medesimo significato di : inconcludente, sbandata, dispersiva) - diminuita in sciaddella con successiva rotacizzazione della prima D Per il termine SCIUAZZA penso che si tratti di un’ addolcimento del termine SCIAZZA ritenuto troppo duro e volgare,addolcimento operato attraverso l’introduzione di una efelchistica U non essendo dissimili i significati di sciuazza e sciazza : donna becera e sciattona con etimo dal latino exaptus (inadatto, sconveniente)
Raffaele Bracale

1 commento:

gioacchino ruocco ha detto...

Spett.le Don Raffaele non le scrivo da molto, ma continuo a nutrirmi del suo sapere. Vorrei proporle una scrittura e una lettura diversa del vocabolo Sciardella che nella radice secondo me si rifà al termine arabo sciara (strada) trovando così il significato di ragazza di strada o vagabonda. Riandando alle mie conoscenze musicali la parola potrebbe passare nella scrittura da sciardella a ciardella facendola derivare da Ciarda, che è una vivace danza ungherese, e quindi valere ragazza vivace, piccola ciarda, mentre per il vocabolo sciazza cstando al mio professore di tedesco lo faceva arrivare dalla lingua longobarda col significato di cara, termine con il quale questi invitavano le donne quando le avvicinavano, per avere con loro rapporti di vicinanza o sessuali. Diceva inoltre che il termine si era deteriorato fino a trasformarsi a donna di poco conto o addirittura di male affare.
La saluto e le auguro tanta fortuna sperando che il mio contributo possa trovare accoglimento dal suo sapre pur essendo un modesto operaio della cultura napoletana. Gioacchino Ruocco