martedì 8 luglio 2008

Me ne staje danno tutta carta ‘e musica!

Me ne staje danno tutta carta ‘e musica!
Letteralmente è: Mi stai conferendo tutta (troppa) carta da musica!
che vale: Mi stai imbrogliando, turlupinando (ma lo stai facendo apertis verbis, sotto i miei occhi ai quali non sfugge la tua manovra truffaldina.)
La colorita espressione in epigrafe nacque a Napoli intorno alla seconda metà dell’ ‘800 allorché venne in uso di scriver la musica su carta di grammatura superiore alla media e spesso i rivenditori di generi alimentari solevano vendere le derrate richieste avvolgendole dapprima in carta oleata e poi in un tipo di carta pesante quanto quello usato per la musica, quando non in vera e propria carta per musica; spesso però, truffaldinamente pesavano quelle derrate, poggiate non sul solo sottile foglio di carta oleata, ma già avvolte in uno o piú fogli di quella pesante carta da involto, donde le rimostranze dell’avventore con l’espressione in epigrafe, espressione usata poi estensivamente a duro commento di ogni manovra truffaldina (anche quelle che non comportassero vendita, con relativa pesa, di generi varî).
danno/ranno = dando, conferendo, cedendo voce verbale (gerundio) dell’infinito dare (dal latino dare) da non confondere con il sostantivo danno (dal lat. damnum) che è tutto ciò che rappresenta una perdita, una riduzione, una lesione dell'integrità o della utilizzabilità, del valore di qualcosa; nella voce napoletana a margine c’è da notare la consueta assimilazione progressiva nd→nn e nella variante la tipica rotacizzazione osco-mediterranea d→r;
tutta aggettivo = tutta,ma qui à valore di troppa, eccessiva altrove addirittura vale gli avverbî completamente, totalmente (es.: sto’ tutto/a sudato/a= son completamente sudato/a) l’etimo è dal lat. volg. *tuctu(m), per il class. totu(m) 'intero, tutto';
carta ‘e musica = carta per musica, carta pentagrammata; carta (dal lat. charta(m) 'foglio di carta di papiro', dal gr. chártís; musica (dal lat. musica(m) (arte(m)), che è dal gr. mousiké (téchní); propr. 'arte delle Muse'.
Raffaele Bracale

Nessun commento: