venerdì 26 dicembre 2008

PE FFÀ ‘E FIGLIE CARRETTIERE, NCE VONNO CAZZE ‘E VATECARE!

PE FFÀ ‘E FIGLIE CARRETTIERE, NCE VONNO CAZZE ‘E VATECARE!
Ad litteram: per generare figli (capaci di svolgere il mestiere di) carrettiere, occorrono membri da vetturali!
Un tempo mestieri e/o profressioni si trasmettevano di padre in figlio, piú che non accada oggi ed il proverbio in epigrafe sottolinea icasticamente, seppure in maniera troppo aperta, se non addirittura becera che taluni mestieri possono essere esercitati solo da chi possa vantare adeguati genitori che svolgessero medesimi o analoghi mestieri; e - nella fattispecie – un carrettiere (conducente di carri e/o carretti ) deve, per forza, discendere da un vetturale ( colui che, dietro compenso, trasportava merci o persone su animali o su carri);
fà/ffà = fare voce verbale infinito fà oppure con la geminazione della consonante iniziale (ffà) quando è preceduto da vocale a, e, o = fare, produrre,costruire, portare a compimento e qui generare con etimo per sincope dal latino fa(ce)re;
figlie= il complesso generico di figli maschi e figlie femmine; di per sé figlie è sost. plurale di figlio, mentre il plurale del femm. figlia è ffiglie specie quando preceduto dall’art. ‘e (le), l’etimo è dal lat. filiu(m)/filia(m);
carrettiere= carrettiere, conducente di carri e carretti adibito soprattutto al trasporto di merci; figuratamente: persona di modi rozzi, sguaiati con etimo dal provenzale carratier con varii adattamenti espressivi,
vonno = vogliono voce verbale (3° pers. plur. ind. pres.) dell’infinito vulé= volere, esigere,pretendere e simili con etimo dal lat.parlato volere per il class. velle;
cazze s. pl.m. di cazzo 1 membro virile, pene
2 (fig.) persona sciocca, minchiona. | testa di cazzo, imbecille, minchione
3 (fig.) nulla, niente: non valere, non capire, non combinare un cazzo | usato come rafforzativo spreg. in locuzioni negative: sono guarito... in grazia dell'aver fatto a modo mio, cioè non aver usato un cazzo di medicamenti (LEOPARDI Lettere)
4 pl. (fig.) casi, fatti propri di qualcuno: non se fa maje ‘e cazze suoje || Usato come inter. per esprimere stupore, ira, dispetto e sim.
Quanto all’etimo è voce derivata dal greco akation= albero della nave e fu voce del linguaggio gergale dei marinai.
Vatecare s.m. pl. di vatecaro= vetturale, carrettiere che trasporta merci, che guida bestie da soma; quanto all’etimo è un denominale dell’agg.vo lat. viaticus=relativo al viaggio
Raffaele Bracale

4 commenti:

gradlon ha detto...

Molto interessante... ed è molto interessante rilevare come un proverbio, talvolta, riesca ad esprimere l'anima di una società, o descriverne uno dei suoi aspetti, meglio di un trattato di sociologia!

Se ha tempo e interesse, la invito a passare sul mio blog:
http://www.wtpyblog.wordpress.com

Vincenza moccis ha detto...

Ottima spiegazione

Vincenza moccis ha detto...

Ottimo

Unknown ha detto...

Questo dovrebbe leggerlo Carmela del basso a S.Lucia non so che capirebbe.