TRADIRE – TRADIMENTO & TRADITORE
Questa volta su suggerimento/richiesta dell’amico P. G. amico di cui al solito (per questione di riservatezza) mi limito ad indicare le iniziali di nome e cognome, prenderò in esame le voci italiane in epigrafe, altre omologhe, quelle collegate e le corrispondenti del napoletano.
Cominciamo con
tradire v. tr.
1 mancare ad un dovere, ad un obbligo giuridico o morale cui si era tenuti per giuramento o in virtú di una solenne promessa; piú genericamente, venir meno alla fede data: tradire la patria, un ideale; tradire un amico; tradire la moglie, il marito, commettere adulterio ' tradire un testo, tradurlo o interpretarlo male | tradire il pensiero, travisarlo, non renderlo in forma originale: la parola spesso tradisce il pensiero | tradire le speranze, le attese, deluderle
2 (estens.) rivelare inopportunamente: tradire un segreto, una confidenza
3 (fig.) venir meno a qualcuno, mancargli: la memoria può tradirmi
4 manifestare involontariamente: quel gesto tradí il suo stato d'animo
5 dare (per tradimento) in mano al nemico, consegnare qlcn al nemico (come avvenne per Cristo) ||| tradirsi v. rifl. manifestare involontariamente il proprio animo, il proprio pensiero, le proprie intenzioni: con una parola si tradí.
etimologicamente è verbo dal lat. tradere 'dare, affidare, consegnare', che, come ò détto, nelle versioni latine dei Vangeli si usa in riferimento alla consegna di Gesù alle guardie da parte di Giuda, ed è quindi 'tradire';
consideriamo ora i sinonimi dove troviamo
ingannare v.tr.
1 operare con frode e malizia ai danni di qualcuno: ingannare il prossimo; ingannare il marito, la moglie, tradire | indurre, trarre in errore (anche assol.): ingannare l'avversario con una finta; l'apparenza inganna
2 deludere: ingannare le speranze, la fiducia di qualcuno | eludere: ingannare la vigilanza
3 (fig.) rendere meno gravosa una situazione o una sensazione spiacevole: chiacchierare per ingannare l'attesa; fumare per ingannare il tempo; cercava di distrarsi per ingannare la fame ||| ingannarsi v. intr. pron. cadere, essere in errore; giudicare erroneamente: ingannarsi sul conto di qualcuno; se non mi inganno, sta per scoppiare un temporale; etimologicamente è verbo dal lat. tardo ingannare, intensivo di gannire 'mugolare' e poi anche 'scherzare', con cambio di coniugazione.
mancare; v.intr.
1 non bastare, non essere sufficiente; non esserci: manca il tempo; i soldi non gli mancano; manca la firma | gli manca (solo) la parola, (fam.) si dice di animale domestico particolarmente intelligente ' gli manca un giovedì, un venerdì, (fam.) si dice di persona non pienamente in senno
2 distare, intercorrere (si usa per indicare lo spazio o il tempo che separa da un termine stabilito): mancano due ore a mezzogiorno; quanto manca alla partenza?; manca un chilometro all'arrivo | mancarci poco che... , essere sul punto di: ci mancò poco che si facesse male | ci mancava anche questa!, esclamazione con cui si indica il proprio disappunto per un contrattempo o una contrarietà che sopraggiunge dopo altri contrattempi o contrarietà | ci mancherebbe altro!, per deprecare un evento spiacevole che si desidera che non avvenga
3 venir meno: sentirsi mancare le forze, il respiro; era mancata l'acqua, la luce | sentirsi mancare la terra sotto i piedi, (fig.) trovarsi d'un tratto senza appoggio né difesa ' sentirsi mancare, (assol.) svenire
4 essere assente, lontano (detto di persona): alla riunione mancavi solo tu; manco da casa da molto tempo
5 essere rimpianto, desiderato: ci sei mancato molto; mi manca una sigaretta dopo mangiato
6 (eufem.) morire: è mancato un mese fa
7 essere privo: mancare di iniziativa, di risorse; non mancare di nulla, avere tutto il necessario
8 come nel caso che ci occupa sottrarsi, venir meno a qualcosa: mancare alla parola data, tradire quanto promesso; mancare di rispetto a qualcuno, avere nei suoi confronti un comportamento poco riguardoso; mancare di parola, non mantenere le promesse | (assol.) commettere una mancanza, un fallo; sbagliare: in quella occasione ò mancato; ài mancato a, nel rispondergli cosí
9 tralasciare, trascurare (in frasi negative): non mancherò di fartelo sapere |||
comev. tr. in senso affatto diverso dal tradire:
1 fallire: mancare un colpo, il bersaglio | mancare la palla, non prenderla, non riuscire a colpirla
2 (fam.) perdere: mancare l'occasione.
Etimologicamente è verbo denominale del lat. mancu(m) 'manco, mutilo', quindi 'difettoso, manchevole';
travisare; v.tr. alterare, falsare(le speranze e sim.), distorcere, per lo piú intenzionalmente, il significato, il valore di qualcosa: travisare la storia, la realtà, le parole di qualcuno e ciò equivale a tradire;| travisare il volto, l'aspetto, mascherarlo ||| travisarsi v. rifl. (antiq.) camuffarsi, mascherarsi: i bravi di mestiere,... usavan portare il lungo ciuffo, che si tiravan poi sul volto,... ne' casi in cui stimasser necessario di travisarsi (MANZONI P. S. III). Etimologicamente è verbo formato dal s.vo visu(m) con protesi del prefisso tra (prefisso di parole composte derivate dal latino o di formazione moderna, dal lat. trans- 'al di là, oltre; attraverso'; indica il passare oltre (travalicare) o attraverso qualcosa (trapassare), il passare da un punto all'altro (trapiantare) e, fig., da una condizione a un'altra (tramutare); può assumere valore attenuativo (travedere),denotare una situazione intermedia (tramortire)oppure – come nel caso che ci occupa – una situazione di cambiamento - o di andare oltre (trasgredire) Con significato vicino a quello della preposizione tra, anche per influsso del lat. intra 'tra', vale 'in mezzo, tra diverse cose' (tramezzare, trascegliere) e in questo significato si alterna con fra- e intra- (framezzare, intramezzare));
disattendere v.tr. 1 (burocr.e in senso generale) non applicare, non osservare: disattendere una norma, una prescrizione (e dunque tradirla)| non accogliere: disattendere una domanda
2 (estens.) non ascoltare, non seguire: disattendere un consiglio | deludere: disattendere le aspettative. Etimologicamente è verbo marcato su attendere (che è dal lat. attendere, comp. di ad 'verso' e tendere 'tendere') =attener(si)con il prefisso distrattivo dis (dal lat. dis-, che si riduceva a di- davanti a consonante sonora , si assimilava davanti a f (come in differre, difficĭlis), e in qualche caso si mutava in dir- (come in emĕre - dirimĕre)]. – Prefisso verbale e nominale che in molti vocaboli derivati dal latino o formati modernamente indica separazione (per es. disgiungere), dispersione (per es. discutere, che propr. significa «scuotere in diverse parti»),negazione (come nel caso che ci occupa «disattendere = non attendere»), e piú spesso rovescia il senso buono o positivo della parola a cui si prefigge (per es., onore - disonore; simile - dissimile; piacere - dispiacere). In molti casi il vocabolo nuovo si forma non per aggiunta, ma per sostituzione del prefisso (per es., accostare - discostare; assennato - dissennato). In moltissimi verbi, e nei loro derivati, il pref. dis- si alterna col più comune s-.
disertare v.tr.o intr.
come transitivo
1 (lett.) devastare, spogliare, mandare in rovina
2 lasciare volontariamente un luogo: i contadini stanno disertando le campagne | non prendere parte a qualcosa: disertare le lezioni, una riunione | (non com.) trascurare: disertare le amicizie, i divertimenti | (ant.) abbandonare: misi me per l'alto mare aperto / sol con un legno e con quella compagna / picciola de la qual non fui diserto (DANTE Inf. XXVI, 100-102) |||
come intr. [aus. avere; non com. essere]
1 (mil.) abbandonare senza autorizzazione il reparto di appartenenza o non farvi ritorno dopo un'assenza autorizzata; passare al nemico
2 (fig.ed è il ns. caso ) abbandonare un'idea, una causa, il partito a cui si apparteneva; venir meno a un dovere, a un obbligo.
È verbo dal lat. tardo desertare, deriv. di desertus, part. pass. di deserere 'abbandonare'
Esaminati i verbi passiamo ai sostantivi:
tradimento s.vo m.le
il tradire, l'essere tradito ' alto tradimento, (dir.) delitto contro lo stato o le persone che lo rappresentano ' a tradimento, con l'inganno; per estens., improvvisamente, imprevedibilmente: gli fece una domanda a tradimento | mangiare il pane a tradimento, senza guadagnarselo, a ufo.
Etimologicamente è un deverbale del pregresso tradire (cfr.)
voltafaccia, s.vo f.le inv.
1 (non com.) il voltarsi all'improvviso e bruscamente: il voltafaccia del cavallo; per non incontrarlo fece un rapido voltafaccia;
2 (fig.e come nel caso che ci occupa) cambiamento improvviso di idee, di atteggiamenti; il venir meno inaspettatamente a impegni o a promesse: un improvviso voltafaccia che stupì tutti; un voltafaccia politico. Etimologicamente è un sostantivo ricavato dall’agglutinazione della voce verb. volta (3° p. sg. ind. pr. dell’inf. voltare che è dal lat. volg. *volutare, intensivo di volvere 'volgere') con il s.vo faccia (dal lat. volg. *facia(m), per il class. fací¸e(m) 'forma esteriore, aspetto, faccia', deriv. di facere 'fare';
infedeltà, s.vo f.le .
1. a. Stato di colpa in cui si pone chi è abitualmente infedele o lo è stato in particolari casi; con sign. piú astratto e generico, violazione della fede, inosservanza dell’obbligo della fedeltà: i. coniugale, da parte della moglie o del marito; l’i. di un dipendente, di un funzionario; i. di un ministro, al proprio sovrano o ai principî della costituzione; i. ai proprî doveri, ai proprî ideali; i. in amore, nell’amicizia. b. Con riferimento all’uso fig. di infedele, mancanza di veridicità, di conformità al vero o all’originale: i. di un resoconto, di una copia, di una traduzione, di un ritratto; i. dello storico, di un testimone. 2. In senso concreto come nel caso che ci occupa, atto, azione, comportamento con cui si offende l’obbligo della fedeltà: commettere un’i., una grave i.; scoprire, punire le i. di un collaboratore; anche nel sign. fig.: esposizione, narrazione con molte infedeltà. Etimologicamente è voce dal lat. infidelĭta(tem)→infidel(i)tà→infedeltà.
diserzione, s.vo f.le
1 il disertare; l’abbandono di un reparto militare
2 (fig. come nel caso che ci occupa,) l’abbandono di una causa, di un partito e sim. Voce dal lat. tardo desertione(m), deriv. di desertus (cfr. antea disertare);
inganno, s.vo m.le 1 l'azione insidiosa di chi inganna;tradimento, imbroglio, raggiro: tramare inganni; servirsi dell'inganno, ricorrere all’inganno
2 l'errore in cui cade chi si inganna: trarre, indurre in inganno; l'inganno dei sensi | gli amorosi inganni, (lett.) le illusioni date dall'amore | cadenza d'inganno, (mus.) quella che dal quinto grado risolve sul sesto invece di ritornare alla tonalità d'impianto. Etimologicamente è voce deverbale di ingannare(cfr. antea);
imbroglio. s.vo m.le
1 groviglio, intrico: un imbroglio di fili
2 (fig.) faccenda, situazione intricata, confusa: cacciarsi in un imbroglio; tirarsi fuori da un imbroglio. DIM. imbroglietto, imbrogliuccio PEGG. imbrogliaccio
3 (fig.cosí come nel caso che ci occupa) espediente inteso a trarre in inganno, a modificare illecitamente la situazione a proprio vantaggio: questo affare nasconde un imbroglio
4 (mar.) ciascuno dei cavetti applicati a una vela per poterla serrare
5 (mus.) intreccio di parti vocali o strumentali con sovrapposizione di ritmi diversi; è frequente nelle opere buffe o di carattere giocoso. Etimologicamente è voce deverbale di imbrogliare ( cheè con assoluta probabilità da un imbogliare (con successiva epentesi di una erre eufonica); imbogliare, a sua volta è da un in illativo + bollire nel senso di confondere (ciò che bolle si mescola talmente che si fonde con e cioè confonde.);
traditore/trice, s.vo m.le o f.le, talora anche agg.vo m.le o f.le .
[ al f.le -trice, ma pop. -tora] chi tradisce: traditore della patria.
Usato anche come agg. : occhi traditori, che fanno innamorare | vino traditore,che ubriaca pur apparendo leggero |faccia traditrice, che appalesa i veri sentimenti | (fam.) alla traditora, di sorpresa, a tradimento.
Voce dal lat. traditore(m) 'colui che consegna'; cfr. tradire
fellone, s.vo ed agg.vo m.le e solo maschile quantunque sia possibile un f.le fellona epperò non usato;
1 che, chi manca alla parola data; traditore, sleale | (estens.) perfido, scellerato
2 adirato, rabbioso, furioso
3 crudele; spietato;
la voce etimologicamente è con qualche probabilità da un antico franco félon ma forse piú probabilmente dall’antico sassone félen odonde un lat. med. fello/fellonis→fellone(m) (Du Cange);
fedifrago/a s.vo ed agg.vo m.le o f.le agg. (lett.) che non tiene fede ad un giuramento, ad un patto, ad un impegno; traditore | (scherz.) infedele, spec. detto di coniugi.Voce dal lat. foedifragu(m), comp. di foedus -eris 'patto' e un deriv. di frangere 'rompere, spezzare'.
E veniamo alle voci del napoletano e troviamo:
scurnacchià v.tr.
1 tradire il coniuge;
2 scornare, svergognare, deridere, beffare;
3 diffamare, dir male di qlcn.
verbo denominale di cuorno (dal lat. Lat. cŏrnu→cuorno) con protesi della s distrattiva ed addizionato del suff. alterativo/peggiorativo acchio che continua il lat. –aculum→-aclu(m)→acchio;
scurbacchià v. tr. non comune e desueto, sinonimo del precedente nelle prime due accezioni:
1 tradire il coniuge;
2 scornare, svergognare, deridere, beffare; verbo che piú che denominale di cuorbo(= corvo) (dal lat. Lat. cŏrbu(m)→cuorbo) con protesi della s distrattiva ed addizionato del suff. alterativo/peggiorativo acchio che continua il lat. –aculum→-aclu(m)→acchio, penso debba ritenersi adattamento attenuativo locale (città bassa) del pregresso scurnacchià forse ritenuto troppo duro.
Non mi risulta esistano altri verbi napoletani che rendono il tradire dell’italiano se non quelli figurati o traslati che trattai alibi sub imbrogliare,ingannare,abbindolare, intrigare ed a quello articolo rimando; possiamo passar dunque ai tre sostantivi napoletani che rendono il tradimento dell’italiano; essi sono:
aleventura, s.vo f.le
1 tradimento,
2 inganno
3 raggiro,
4 falsità
voce etimologicamente denominale del greco a + lebén(tes)addizionato del suffisso tura , suffisso tratto dal lat. -tura(m), usato per formare sostantivi femminili derivati da verbi (tritatura, ungitura) oppure, ma raramente (come in questo caso) da s.vi;
pruditaría s.vo f.le
1 infedeltà,
2diserzione (mil.),
3 inganno,
4 imbroglio.
Voce etimologicamente ricostruita sul lat. prōditore(m), deverbale di prodere 'tradire';
traitura s.vo f.le
1 tradimento,
2 trabocchetto,
3 inganno,
4 imbroglio.
5 infedeltà.
Voce etimologicamente costruita sul francese trahir= tradire addizionato del suff. lat. -tura(m), usato per formare sostantivi femminili derivati da verbi;
e veniamo infine ai sostantivi che rendono l’italiano traditore; e sono:
aleviénto, s.vo m.le
1 traditore
2 ingannatore
3 imbroglione,
4 truffatore,
5 impostore.
Quanto all’ etimo si tratta di voce costruita non come la precedente aleventura che è denominale del greco a + lebén(tes)(addizionato del suffisso tura), ma di voce dotta/letteraria, dedotta dall’ agg.vo spagnolo aleve (infido, infedele) addizionato del suff.iénto adattamento del suff. lat. ĕnte(m) in origine usato per formare i part. pres. della II, III e IV coniugazione e successivamente per la formazione d’aggettivi e/o sostantivi;
renejato/a, s.vo ed ag.vo m.le o f.le
rinnegato/a,apostata, traditore, giuda;
che, chi à sconfessato o tradito la propria patria o la propria fede.
Quanto all’etimo si tratta del p.pass. (usato in funzione sostantivale o aggettivale) dell’infinito renejà (dal lat. volg. *renegare, comp. di re- 'ri-' e negare 'dire di no') = rinnegare;
tràino s.vo m.le
1 traditore
2 impostore.
3 imbroglione,
4 truffatore,
5 falso,
6 ciarlatano,
7 lestofante.
Voce etimologicamente costruita, come la precedente traitura sul francese trahir= tradire.
E con ciò penso proprio d’avere esaurito l’argomento, soddisfatto l’amico P.G. ed interessato qualche altro dei miei ventiquattro lettori e penso di poter dire Satis est.
Raffaele Bracale
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