LA ROTACIZZAZIONE O
ROTACISMO DELLA CONSONANTE D.
Rammento qui  che nel napoletano è frequente il fenomeno
della rotacizzazione o rotacismo di origine  osco mediterranea  della consonante occlusiva dentale sonora D che viene traformata nella  consonante liquida vibrante  R per
cui alcune parole che etimologicamente comporterebbero la presenza  della dentale sonora D vengono rese anche o
alternativamente con   la liquida
vibrante  R ( ess: pède [< lat.
pede-m] e père – dicere[<lat. di(ce)re] e ricere – dito[<lat. di(gi)tu-m]
e rito – Madonna[<lat. mea domina] e Maronna). Mette conto a questo punto
rammentare che, purtroppo, soprattutto nel parlato, sia invalso il deplorevole
uso di pronunciare  ad es. 
Maronna anche quando
l’autore abbia usato la forma Madonna ed analogamente trasformare
arbitrariamente ad es. in pede quando ci sia scritto correttamente père atteso
che in napoletano  d’un termine sono
ammissibili e corrette ambedue le forme, sia quella che usasse
l’etimologica  dentale sonora D, sia
quella che usasse al suo posto la liquida vibrante  R e nessuno può arbitrariamente trasformare  l’una nell’altra o viceversa e dunque ci si
deve attenere al testo usato dall’autore e leggere o dire ad es. Madonna se
cosí è scritto e non trasformar la parola in Maronna; e ciò valga anche ad es.
per pède da non leggere père o anche tridice da non leggere tririce et versa
vice  bisogna evitare di leggere  pède se è scritto  père o anche tridice quando fósse
scritto  tririce e cosí via. Preciso cioè
che se un autore intende far leggere Maronna o père,broro, tririce etc. deve
scrivere Maronna o père,broro, tririce etc.e non Madonna o pède,brodo, tridice
etc. che se vergati con la dentale (D) vanno lètti con la dentale. Concludendo
dico e proclamo  che i testi vanno
rispettati e   se si trova scritto ad es.
Madonna non v’à ragione di leggere o addirittura cantare Maronna come purtroppo
mi è capitato e càpita di ascoltare.
E mi fermo qui evitando di
scendere in inutili polemiche con qualcuno tra 
addetti ai lavori  o  appassionati filologi  che, senza addure serie e conclamate ragioni
linguistiche  affermasse il contrario di
quanto ò esposto.Satis est.

Nessun commento:
Posta un commento