'A VECCHIA Ê TRENTA 'AUSTO, METTETTE 'O TRAPANATURO Ô FFUOCO.
Letteralmente: la vecchia ai trenta d'agosto, (per riscaldarsi) mise nel fuoco l'aspo. Il
proverbio viene usato a mo' di avvertenza, soprattutto nei confronti dei
giovani o di coloro che si atteggino a
giovani,soggetti cioè che si lasciano
cogliere impreparati alle prime avvisaglie dei freddi autunnali che già si
avvertono sul finire del mese di agosto, freddi che - come dice l'esperienza -
possono essere perniciosi al punto da indurre i piú esperti (la vecchia) ad
usare come combustibile per riscaldarsi persino un utile oggetto come un aspo,
l'arnese usato per ammatassare la lana filata. Per estensione, il proverbio si
usa con lo stesso fine di ammonimento, nei confronti di chiunque, in qualsiasi
occasione, si lasci cogliere impreparato
non temendo un possibile inatteso rivolgimento di fortuna, rappresentato nel
proverbio dall’improvviso freddo in un mese ritenuto caldo.
Del proverbio in esame ne esiste un’altra lezione che suona: 'A VECCHIA
Ê TRENTA 'E MAGGIO, METTETTE 'O TRAPANATURO Ô FFUOCO. che letteralmente vale: la vecchia ai trenta di maggio, (per riscaldarsi) mise nel fuoco l'aspo.Va da
sé che il significato, anche quello estensivo, d’ambedue le lezioni è il
medesimo atteso che non è improbabile che sia un mese primaverile, prodromico
dei mesi estivi (maggio), sia un mese autenticamente estivo (agosto)possano,
sia pure inopinatamente,presentare una situazione climatica diversa da quella
attesa o in corso. Dovendo operare una scelta opto, anche per esperienza
personale per la versione in epigrafe,
quella cioè che chiama in causa il mese di agosto che è solito tradire le
attese piú che non faccia il mese di maggio!
trapanaturo = aspo, bindolo per ammatassare derivato dal greco trypanon,
deverbale di trypân=girare, forare
vecchia = vecchia, s.
f.
donna di età molto avanzata, che si
trova nell'ultimo periodo della vita naturale; con significato piú ampio,
anziana (in contrapposizione a giovane), ma anche emblema di persona
esperta; etimologicamente la voce vecchia
è un adattamento al femminile del lat.
tardo maschile *veclu(m)→*vecla(m), per il class. *vetulu(m), ed
al f.le *vetula(m) dim.f.le del m.le vetus 'vecchio'.
Raffaele Bracale
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