PIOGGIA
E DINTORNI
Anche questa volta faccio sèguito ad un
quesito rivoltomi dall’amico N.C. (al solito, motivi di riservatezza mi
impongono di riportar solo le iniziali di nome e cognome di chi mi scrive per
sollecitar ricerche) occupandomi della voce italiana in epigrafe, d ei suoi
eventuali sinonimi, voci collegate e delle corrispondenti voci del napoletano.
Gli rispondo súbito dicendo che in italiano
con il termine pioggia s.vo f.le [ dal lat. pop. ✻plŏia, per il classico plŭvia]ci si riferisce
alla caduta dalla volta celeste di gocce di acqua che si verifica quando,
all'interno di una nube, esse siano abbastanza grosse e pesanti da non
evaporare completamente durante la caduta;del sostantivo esaminato, in italiano
esistono pochissimi sinonimi che sono essenzialmente: rovescio e
precipitazione; tra le voci collegate viene in mente solo acquazzone; vediamoli
da vicino:
rovescio agg.vo e s.vo m.le [ dal lat.
reversus] à numerosi significati: 1)quale aggettivo vale voltato dalla parte
opposta a quella diritta, e, piú genericamente, voltato in modo contrario a
quello abituale; 2) sempre quale aggettivo In aeronautica,accompagna il
sostativo volo per indicare quello nel quale un velivolo permane in traiettoria
rettilinea o curvilinea ruotato attorno all’asse longitudinale di 180° rispetto
al volo ordinario; 3) ancóra quale aggettivo in architettura,indica un tipo di
arco ribassato, a sesto capovolto, avente l’estradosso appoggiato sul terreno,
utilizzato nella costruzione di gallerie per contrastare le spinte che il
terreno esercita dall’esterno; 4) infine quale aggettivo quale sostantivo,nei
lavori a maglia, si dice (come contrapposto a dritto) del punto eseguito in
modo che compaia sul diritto del lavoro la parte che normalmente appare nel
dietro; 5)quale sostantivo indica genericamente la parte di qualcosa opposta al
diritto 6) ancóra quale sostantivo in tipografia, lettera o segno capovolto che
il compositore colloca, sia per errore sia provvisoriamente, nella
composizione, in sostituzione di lettere o segni mancanti, in modo che la linea
abbia la dovuta giustezza: nelle bozze di stampa in corrispondenza di questi
rovesci provvisorî appare un rettangolo nero. 7)figuratamente quale sostantivo
indica una grave perdita economica o crollo finanziario determinatisi
all’improvviso: 8) infine quale sostantivo, come nel caso che ci occupa, indica
una caduta violenta di pioggia, generalmente di breve durata e a tipo
temporalesco;
precipitazione s.vo f.le [dal lat.
praecipitatio -onis, der. di praecipitare «precipitare»].si tratta di un
termine tecnico che accanto ad altri significati su cui sorvolo, nel caso che
ci occupa, indica precisamente in meteorologia, la fase della circolazione
acquea nell’atmosfera terrestre corrispondente al passaggio dell’acqua
dall’atmosfera al suolo (le altre fasi sono l’evaporazione e la condensazione);
acquazzone . s.vo m.le [ dal lat. aquatio
-ōnis, der. di aqua «acqua»]. Serve ad indicare una pioggia breve, ma
impetuosa, ed a carattere locale.
temporale [uso sostantivato dell'agg.
temporale, dal lat. temporalis, der. di tempus -pŏris «tempo»]. – 1) in primis
come nel caso che ci occupa, perturbazione atmosferica a carattere violento e
passeggero, nella quale si verificano fenomeni elettrici; 2) figuratamente,
contrasto aspro e violento fra piú persone, lite, litigio.
Esaurite le voci dell’italiano passiamo a
quelle del napoletano al solito piú precise, circostanziate ed esatte di quelle
della lingua nazionale. Abbiamo:
acquata s.vo f.le [dall’iberico acquada].
–1)In primis come nel caso che ci occupa pioggia improvvisa, intensa e
duratura; 2) per traslato vinello ottenuto versando acqua sulle vinacce
fermentate;
acquarella s.vo f.le [der. di acqua]. 1)In
primis come nel caso che ci occupa, pioggia leggera ed intermittente che si
reitera continuatamente;2) figuratamente, vino largamente annacquato; 3)
dispregiativamente brodo privo di carne e/o condimento, caffé assai poco
concentrato.
acquazzina s.vo f.le [ diminutivo di acquazza
che è dal lat. acquatio], pioggerella acquerugiola;
chioppeta s.vo f.le [deverbale di chiovere che
è dal lat. pluere] pioggia intensa e duratura accompagnata da fenomeni
elettrici (lampi e tuoni);
chiarfo/chiarco s.vo m.le doppia morfologia
d’un unico termine [da una rad. greco/ araba har/ kar – car/cal] violenta e
continua pioggia accompagnata da grandine;
lepetiata s.vo f.le [deverbale del lat.
repetere] sinonimo del precedente con riferimento alla continuità della
precipitazione;
trupea/trubbea/trubbeja
s.vo f.le tripla morfologia d’un unico termine [ dal s.vo greco
tropaía=tempesta; la voce trupéa à conservato del greco la sorda p mentre nelle
forme popolari (se non addirittura gergali) trubbéa e trubbéja si è avuto il
passaggio della sorda p alla sonora b esplosiva labiale rafforzata con la
geminazione;] improvviso ed inatteso, ventoso acquazzone estivo che scuote e
scompiglia violentemente le chiome degli alberi e fa sbatacchiare i vetri di
finestre e balconi;
patapato/parapato/patabbato ‘e ll’acqua
locuzione nominale usata per indicare una violento, intenso e durevole
nubifragio con effetti spesso devastanti; Quanto all’etimologia,premesso che,
contrariamente da quanto affermato da taluno, il termine patabbate non richiama
nessuna gerarchia ecclesiastica, essendo solo la corruzione del termine cardine
parapato,ricorderò che quest'ultimo deriva dal greco parapatto donde in primis
il parapato poi patapato richiamato che significa spargere, distribuire
copiosamente in giro, proprio nel senso che si attaglia alla locuzione in
esame.
Non mi pare ci sia altro da aggiungere per cui
mi fermo qui, sperando d’avere accontentato l’amico N.C. ed interessato qualcun
altro dei miei ventiquattro lettori e chi forte dovesse imbattersi in queste
paginette. Satis est.
Raffaele Bracale
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