QUANNO CURRETTE ‘A LAVA D’ ‘O SEJE
Ad litteram: Quando corse la lava
del sei. Id est: quando si verificò l’eruzione del Vesuvio datata 4 - 21
aprile 1906.
Anche con questa espressione ci si intende riferire
ad avvenimenti molto remoti, a tempi lontani ed essa è usata a caustico commento delle parole
di qualcuno che continui a rammentare/rsi cose o luoghi o avvenimenti ormai
remotissimi e probabilmente irripetibili. L’espressione è
alternativa di quella che recita Arricurdarse ‘o cippo a Furcella, ‘a lava d’’e Virgene, ‘o
catafarco ô Pennino, ‘o mare ô Cerriglio. ma – come ò anticipato –
nell’espressione in epigrafe non si fa riferimento ad una copiosa, quasi torrentizia caduta di acqua,
quale quella [cfr. alibi] che interessava la via Vergini bensí ci
si riferisce ad un’autentica colata lavica, quella che dalle ore 5.30 circa del
4 e sino a tutto il 21
aprile 1906 interessò il
versante
meridionale del Vesuvio risultando la maggiore
eruzione del Vesuvio nel 20° secolo, eruzione che nel quarto giorno con caduta di cenere e lapilli, oltre ad
interessare sensibilmente i paesi vesuviani ad est del vulcano tra cui Ottaviano e
S.Giuseppe Vesuviano e Napoli, raggiunse
anche la Puglia. Il s.vo f.le lava nell’idioma napoletano, etimologicamente dal lat. labe(m) 'caduta, rovina', deriv. di
labi 'scivolare', nel caso che ci occupa
indica la massa fluida e
incandescente costituita di minerali fusi, che fuoriesce dai vulcani in
eruzione: colata di lava., ma alibi,come ripeto, anche una copiosa, quasi torrentizia caduta
di acqua.
quanno = quando, allorché ogni volta che, tutte le volte che (con valore
iterativo) giacché, dal momento che
(con valore causale):: avv. di tempo derivato dal latino quando con assimilazione progressiva nd→nn;
currette = córse
voce verbale (3ª
p. sg. pass. rem. dell’inf. correre dal
lat. currere)
seje = sei numero naturale connotante
sei unità usato come risultato dell’aferesi della cifra 1906→’6 connotante il sesto anno del 20° secolo; 1906
è un numero naturale
corrispondente a diciannove centinaia piú sei unità.
Raffaele
Bracale
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