mercoledì 9 dicembre 2020

APÀRETE ‘A CASTAGNA!

APÀRETE ‘A CASTAGNA!

 Letteralmente: Para la castagna!Datatissima locuzione esclamativa rivolta amichevolmente ad un conoscente che si voglia mettere sull’avviso di non lasciarsi andare, ma di   tenersi pronto a porre riparo ad una  sopravveniente inattesa, ma  quasi certa, disgrazia che colpirà il malcapitato messo in guardia.

L’espressione è costruita adoperando  uno dei meno usati significati estensivi  di castagna  che è intesa non solo come il  frutto del castagno, a buccia coriacea di color marrone, lucida all'esterno e pelosa all'interno avvolta da uno spinoso riccio, ma anche, nel pugilato, un colpo molto potente, nel calcio un tiro fortissimo e nell’espressione in esame un guaio, una disgrazia o quanto meno un fastidio atteso che risulta molto  scomodo liberare il frutto dal suo spinoso riccio. Mette conto rammentare infine che il verbo aparà [dall’iberico aparar]  di cui apàrete è la seconda persona sg. dell’imperativo à numerosi significati: ornare, addobbare, ma pure frenare, trattenere, porre riparo.

Raffaele Bracale

 

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