domenica 13 dicembre 2020

PASTA E CCUCOZZA

PASTA E CCUCOZZA

minestra di pasta e  zucca.

NOTA

Un tempo – quando le stagioni erano affidabili e facevano il loro mestiere… - la zucca era un prodotto di tarda primavera ed estate piena; oggi la zucca è prodotta anche d’autunno ed inverno (magari non in campo aperto, ma in serra) ed accontendandosi di quel che passa il convento è reperibile tutto l’anno. 

*cucozza (con derivazione dall’acc. tardo latino cucutia(m))= zucca

Dosi per sei persone

5 etti di pasta mista,

5 etti di polpa di cucozza chiena napulitana (zucca gialla napoletana) al netto di semi e buccia,

1 bicchiere d’olio d’oliva e.v.p.s. a f.,

2 spicchi d’aglio di cui uno in camicia,  schiacciato sotto l’ampia lama di un coltello e l’altro mondato e finemente tritato assieme ad

1 ciuffo di prezzemolo lavato ed asciugato (in centrifuga o facendolo roteare avvolto in un candido di bucato  canevaccio di tela),

1 peperoncino piccante, lavato asciugato, privato di picciolo e corona e tritato grossolanamente,

pepe nero macinato a fresco q.s.

sale fino alle erbe q.s.

acqua bollente q.b.

 

Procedimento

Lavare, asciugare, scorzare, privare dei semi  e  ridurre la zucca in  cubetti da 1 cm. di lato;

Versare in una capace pentola  il bicchiere d’olio e rosolarvi, a fiamma vivace l’aglio in camicia schiacciato sotto l’ampia lama di un coltello assieme al peperoncino piccante, lavato asciugato, privato di picciolo e corona e tritato grossolanamente;  quando il tutto  è ben imbiondito, tirar via l’aglio, mettere tutti i cubetti di zucca insieme ad   una ramaiolata d’acqua bollente e portare a cottura fino a che la zucca risulti quasi disfatta;rimestare, aggiustare di sale, allungare con poca altra acqua bollente, alzare la fiamma, far riprendere bollore e calare la pasta, portandola a cottura con successive ramaiolate d’acqua bollente; a cottura ultimata (la preparazione non deve risultare eccessivamente asciutta!) rimestare accuratamente, aggiustare di sale, cospargere con tutto il prezzemelo e l’aglio tritati ed impiattare, spruzzando di pepe nero macinato al momento, per goderne di tutto il profumo!

Vini:  secchi e profumati bianchi campani ( Solopaca,    Capri, Ischia, Falanghina, Fiano, Greco di Tufo) freddi di frigo.

    Mangia Napoli, bbona salute! E scialàteve!

 

raffaele bracale

 

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