lunedì 25 gennaio 2021

SCIORBA RUSTICA

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·         SCIORBA RUSTICA

·         zuppa rustica

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·         ingredienti e dosi per 8 persone

·         1,5kg di polpa macinata di maiale (misto di spalla e di pancetta tesa)   

·         1 bicchiere di olio d'oliva  e.v.

·         1 cipolla dorata affettata

·         400 g di pomidoro pelati

·         2 spicchi di agli schiacciati,

·         700 g di patate vecchie  tagliate a dadini

·         1 foglia di alloro,

·         1 pizzico di origano,

·         Sale fino alle erbette q.s.

·         Pepe nero q.s.

·         300  cl di acqua

·         1 dado da brodo vegetale

·         Prezzemolo tritato  q.s.

·         8- 10 fette di pane casareccio (palatone o panella)  in cubi da 2 cm. di spigolo, bruscate al forno (220°) .

procedimento

In un capace tegame (possibilmente)  di terracotta versare il bicchiere di olio d'oliva e farvi appassire a fuoco vivace una  cipolla tritata. Aggiungere il macinato, regolare di sale e farlo rosolare per circa 20 minuti, bagnando con un bicchiere di vino bianco secco. Trascorsi i 20 minuti, unire 400 g di pelati, 1 spicchio d'aglio schiacciato, una foglia (spezzettata a mano) di alloro, un pizzico di origano,  ed abbondante pepe nero.
Cuocere il tutto per 10 minuti circa a fuoco basso e poi unire 700 g di patate vecchie sbucciate e tagliate a dadini di un cm. di spigolo.
Bagnare con 300 cl di acqua calda in cui sia disciolto il dado da brodo, far bollire per 20-25 minuti edalla fine aggiungere il prezzemolo tritato.


Versare la sciòrba  sul pane abbrustolito al forno e servire calda di fornello; trattasi di un asciolvere semplice, ma molto gustoso e vale dunque la pena di provare questa zuppa!

nota linguistica

la voci sciòrba/sciòrbacca che valgono  zuppa potrebbero essere state  due forme di  un’antichissima voce napoletana (17° sec.) ormai assolutamente desueta che fu forse usata quasi esclusivamente nel parlato delle zone popolari della città bassa (Porta Capuana e dintorni) con derivazione dall’arabo persiano sciorbach che è da un tema verbale sciaríba (bere). Specialmente la seconda forma:sciorbacca fu forse  usata anche  per traslato in senso dispregiativo (suggerito forse dal suffisso acca cfr. vigli-acco/a) nei confronti di una donna non avvenente ed a maggior disdoro lamentosa, fastidiosa e lutulenta tal quale una sciorba(zuppa). Oggi a Napoli di una tale donna (seppure inelegantemente si direbbe: “Leta, le’ ca sî ‘na zuppa!” (Lèvati, lèvati,togliti via, giacché sei una zuppa!) Temporibus illis si disse analogamente Leta, le’ ca sî ‘na sciòrbacca!

Vini: Corposi vini rossi campani (Solopaca, Aglianico, Piedirosso, Taurasi) serviti a temperatura ambiente.

Mangia Napoli, bbona salute!

raffaele bracale

 

 

 

raffaele bracale

 

 

 

 

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