VRUOCCOLE ZUFFRITTE.
(Broccoli soffritti).
Antica gustosa ricetta partenopea già presente ne la Cucina casareccia di Ippolito Cavalcanti,duca di Buonvicino
preparazione da servirsi o come prima pietanza o come contorno di portate di
carni o pesci in umido.
Ingredienti e dosi per 6 persone:
2 kg. di broccoli di rapa mondati puliti
e spezzettati,
sale doppio un pugno,
3 spicchi d’aglio mondati e schiacciati,
2 peperoncini piccanti lavati, asciugati, privati di
picciolo e corona ed aperti longitudinalmente,
1/2 etto di acciughe dissalate e spinate oppure
pari peso di filetti di acciughe sott’olio,
1 bicchiere d’olio d’oliva e.v.p.s. a f., oppure, per una preparazione piú gustosa
2 etti di lardo di pancia pestati e ripestati (allacciati) insieme ad uno dei tre
spicchi d’aglio,
sale fino e pepe decorticato q.s.
procedimento
Lessare brevemente in sufficiente (5 litri) acqua bollente
salata(pugno di sale doppio) i due
kg. di broccoli di rapa mondati
puliti e spezzettati; prelevarli
con una schiumarola forata e porli a sgrondare in un colapasta; nel frattempo
versare in un’ampia padella tutto l’olio, oppure il lardo pestato ed aggiungere
gli spicchi d’aglio mondati e schiacciati ed i peperoncini piccanti; portare a
temperatura ed eliminare gli agli quando siano dorati, aggiungere le acciughe
dissalate e spinate o i filetti d’acciughe
ed aiutandosi con un cucchiaio di legno farle sciogliere nell’olio bollente;
strizzare brevemente i broccoli e versarli nell’olio,aumentare i fuochi e
rimestare i broccoli fino a quando risulteranno bene insaporiti. Servirli caldi
di fornello come prima pietanza o come contorno; per una preparazione piú
gustosa, in luogo dell’olio,come ò détto, porre nella padella del lardo adeguatamente allacciato(pestato e ripestato)assieme al peperoncino e ad uno dei tre spicchi d’aglio previsti (gli altri due
verranno aggiunti in padella
schiacciati) ed approntare il
sèguito della ricetta cosí come ò già riportato.
NOTA
L’aggettivo allacciato, ovviamente non significa
legato
con un laccio, ma sta per tritato finissimamente sino a
ridurre il lardo a consistenza quasi di
pomata; la cosa si ottiene sistemando tutto il lardo su di un tagliere di legno e
servendosi di un pesante coltello a lama
larga (marrancio) ed affilatissima lo si
tritura piú volte assieme (quando
del caso, come qui) ad un aglio mondato , assestando ripetuti colpi inferti
tenendo la lama del coltello perpendicolarmente rispetto al tagliere,
raccagliendo a mano a mano in un unico mucchietto il lardo pestato e ripetendo piú
volte l’operazione fino ad ottenere un
trito in consistenza quasi di pomata;
infatti la voce napoletana allacciato è il part. passato aggettivato
dell’infinito allaccià = tritare, sminuzzare derivato da un tardo
latino parlato *ad+aciare→ addacciare→allacciare=
inferir tagli.
Usando questa preparazione quale antipasto, sarà preferibile
servire come vini dei secchi e profumati
bianchi campani ( Solopaca, Capri, Ischia, Falanghina, Fiano, Greco di Tufo)
freddi di frigo; e comunque questa è una ricetta che – usata come contorno di
carni in umido - sposa benissimo anche
vini rossi strutturati.
Mangia Napoli, bbona salute! E
scialàteve!
raffaele bracale
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