domenica 15 luglio 2018

GATTÒ DI PATATE


GATTÒ DI PATATE
Nota introduttiva
Il gattò di patate napoletano  è una torta rustica, salata o meglio uno sformato di patate tipico della cucina partenopea dove fu introdotto dai cuochi francesi chiamati nel Reame di Napoli  in occasione delle proprie nozze(1768) dalla regina Maria Carolina,figlia di Maria Teresa Lorena-Asburgo  moglie di Ferdinando I Borbone,  ma non è piatto derivante dalla cucina francese, in quanto sformato  inventato qui nel Reame, con tutti gli ingredienti usati nella  cucina napoletana, con la sola eccezione del burro (ingrediente per solito …nordico) questa volta  usato in luogo della sugna o  dell’olio d’oliva e.v. tipico della cucina meridionale e con l’eccezione del pomodoro mancante del tutto in questa preparazione il  cui nome  è gattò, evidente corruzione del lemma francese gateau (torta); al proposito ricorderò  che la parola gattò entrò anche, dopo la discesa dei cuochi francesi detti dai napoletani monzú,corrompendo il francese monsieur, nelle pasticceria napoletana dove con il nome di gattò mariaggio  con evidente corruzione di gateau de mariage si indicò la dolce torta nuziale.
DOSI per 6 persone
1 kg di patate vecchie a pasta gialla
2 bicchieri di latte
2 etti di burro ammorbidito o un etto e mezzo di sugna
3 etti di salame tipo napoli tagliato a listarelle di 3 cm. x ½ cm.
4 etti di provola affumicata tagliata a dadini di 1,5 cm. di lato
7 uova di cui 2 rassodate,  facendole bollire nell’acqua per 8’ dal primo bollore,sgusciate e tagliate a fettine
150 grammi  di grana o caciocavallo dolce grattugiato finemente,
4 cucchiai di pangrattato,
Sale fino e pepe nero macinato q. s..
 Procedimento.
Lessare le patate con la buccia (o cuocerle in microonde).
Ancora calde, pelarle e passarle allo schiaccia-patate. Metterle in una grossa ciotola.
Aggiungere metà del burro o, a preferenza, metà dello strutto  e mescolare a mani nude fino a che  sia completamente sciolto, quindi unire 4 uova intere, il latte, due cucchiaiate  di di grana o caciocavallo dolce grattugiato finemente, un po’ di noce moscata, il salame e le fettine di uova sode. Regolare di sale, aggiungere il pepe macinato.

Ungere molto una teglia di circa 30 cm. di diametro con pareti alte circa 4 cm. e cospargerla di pan grattato.
Fare un unico strato con tutto il composto di patate avendo cura di farlo ben aderire al fondo e alle pareti della teglia in modo che alla fine il gattò risulti alto 4 cm.
Cospargere di pan grattato e fiocchetti di burro o sugna .

Cuocere in forno già caldo a circa 200 gradi per 30-35 minuti o fino a che la superficie sia ben dorata.
In alternativa il gattò può essere anche  fritto, già monoporzionato  su fiamma di fornello finché risulti ben dorato.
Rammentarsi  che l’impasto e la sistemazione nella teglia va fatto rigorosamente a mani nude senza l’ausilio di posate!
Togliere dal forno ed attendere che si raffreddi (occorrerà circa una mezz'ora) prima di servire il gattò tagliato in ampie fette.
Vini: Corposi vini rossi campani (Solopaca, Aglianico, Piedirosso, Taurasi), stappati un’ora prima di usarli e possibilmente scaraffati e  serviti a temperatura ambiente
Mangia Napoli, bbona salute! E si ve piace diciteme: Grazzie!

raffaele bracale



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