PROTONQUÀNQUARO, PATANQUÀNQUARO, MASTANQUÀNQUARO
& DINTORNI
Anche questa volta raccolgo una sfida/provocazione del mio
caro amico N.C.(i consueti problemi di riservatezza mi costringono ad indicare
solo le iniziali di nome e cognome) che mi à sollecitato a parlare delle voci
in epigrafe analizzandole compiutamente e chiarendone significati e portata,
atteso che l’amico mi à riferito d’ averli
talora, con suo stupore, sentiti
usati come sinonimi e mi à riferito
d’averli poi invano cercati su alcuni calepini del
napoletano che ànno il torto d’esser compilati attingendo soltanto negli scritti
dei classici e non anche nel vivo
parlato.
Comincio súbito con il dire che tutte le tre
voci in epigrafe spesso si
ritrovano in doppia morfologia (una volta con la consonante occlusiva velare sorda (q), ed altre volte, piú espressivamente, con l'occlusiva velare sonora (g)) talché si sentono
usati alternativamente protonquànquaro
o protonguànguaro, patanquànquaro o patanguànguaro, mastanquànquaro o mastanguànguaro e (per quest’ultima voce)
addirittura una ulteriore forma doppia mastranquànquaro o mastranguànguaro.
A mio avviso, checché, se ancóra fosse vivo,ne
direbbe il prof. F.sco D’Ascoli, l’unico (tra gli addetti ai lavori) a pigliare
in considerazione la voce protonquànquaro
per la quale però (suscitando
le ire di chi come il sottoscritto afferma che il napoletano non è mai
tributario dell’italiano...) optò sbrigativamente per una marcatura su di un
antico desueto italiano protoquamquam,
a mio avviso dico che etimologicamente
tutte le voci in esame prendono le mosse dal s.vo quàquaro volta a volta addizionato, come specificherò trattando le
singole voci, in posizione protetica con un aggettivo o un sostantivo; tenendo ciò presente ne deriverebbe che
sarebbero da preferirsi le forme con la consonante occlusiva velare sorda (q): protonquànquaro, patanquànquaro e mastanquànquaro, ma poi che le voci son
d’uso popolare, lasciamo fare al popolo ed alla sua espressività e diamo libero
transito alle voci con
l'occlusiva velare sonora (g)
protonguànguaro, patanguànguaro, mastanguànguaro ed addirittura
mastranguànguaro.
Tanto premesso entriamo in medias res e diciamo che solo sbrigativamente ed
erroneamente le voci in esame possono ritenersi dei sinonimi; in realtà solo le
voci protonguànguaro e patanguànguaro possono essere ritenute quasi sinonimi poi che
ànno ambedue semanticamente un valore, un’accezione, un senso positivo,talora laudativo, mentre mastanguànguaro e
mastranguànguaro sono usate in senso decisamente negativo
quando non dispregiativo. Esaminiamo da vicino le voci:
protoquamquam s.vo
m.le e f.le [comp.
dal greco proto- e del lat. quamquam
«sebbene»], termine scherz. e desueto, –
Persona che assume atteggiamenti di pedante saccenteria, spesso cadendo nel
ridicolo: fare il protoquamquam, la protoquamquam; avere un’aria di
protoquamquam...
quàquaro s.vo m.le = 1 maschio della quaglia (nome comune di varie specie di uccelli migratori
diffusi nelle regioni temperate, di piccole dimensioni, variamente screziati e
colorati; tra le specie piú note, la quaglia comune, che nidifica in Italia, ed
è cacciata e allevata per le sue carni prelibate), quello che durante le migrazioni è solito capeggiare un gruppo, guidandone le formazioni di volo;
2 (per traslato)saccente,
presuntuoso, sputasentenze;
3 (per
traslato specie tra i ragazzi ) chi in un gruppetto si arroghi il diritto
di far da capo; etimologicamente è un derivato al maschile del lat. volg. *coacula(m)→coacuara(m)→quaquara(m)→quaquara/o;
protonquànquaro/protonguànguaro,
s.vo m.le
principale, dirigente, capo,padrone, datore di lavoro; capufficio, superiore,
dirigente, primario, responsabile; semanticamente à una connotazione positiva
simile a quella della voce che segue cosa che non consente di farmi aderire (oltre che per le ragioni già
spiegate) all’ipotesi etimologica del D’Ascoli che leggeva nelle voci a margine
l’antico desueto italiano protoquamquam
voce semanticamente di valore,accezione, senso negativi. Per me – e ritengo
d’essere presso alla verità – le due voci a margine, di cui la seconda è un
adattamento popolare espressivo della prima con l’uso dell'occlusiva velare
sonora (g) in luogo di quella sorda(q) ,
son formate dall’addizione del prefisso aggettivale greco proto e del s.vo quàquaro/guàguaro con doppio raccordo eufonico epentetico di una
consonante nasale (n) sino ad ottenere nquànquaro/nguànguaro;
rammento che le voci possono essere usate anche al femminile diventando protonquànquara/protonguànguara.
patanquànquaro/
patanguànguaro, s.vo m.le factotum,guida, comandante, capo,
condottiere maestro, duce;
etimologicamente le due voci a margine, di cui la seconda è un adattamento
popolare espressivo della prima con l’uso dell'occlusiva velare sonora
(g)
in luogo di quella sorda(q)
, son formate dall’addizione
(in posizione protetica) del s.vo pata (per
pate←lat. pate(r) e del s.vo quàquaro/guàguaro con doppio raccordo
eufonico epentetico di una consonante nasale (n) sino ad ottenere nquànquaro/nguànguaro; rammento che le
voci possono essere usate anche al femminile diventando patanquànquara/patanguànguara.
- mastanquànquaro/ mastanguànguaro/ mastranguànguaro s.vo
m.le 1factotum,faccendone, maneggione. traffichino, intrigante;
saputello, pedante; presuntuoso, borioso;
voci di largo impiego popolare, ma spesso impropriamente usate come sinonimo
delle precedenti, in quanto le voci qui in esame ànno semanticamente una
nuance, una sfumatura, un tono,un carattere, del tutto negativo opposto a quello
positivo di protonquànquaro/protonguànguaro
e patanquànquaro/ patanguànguaro . Etimologicamente le tre voci a margine,
di cui la seconda è un adattamento popolare espressivo della prima con l’uso
dell'occlusiva velare sonora (g) in luogo di quella sorda(q), mentre la terza presenta anche una piccola variazione nel sostantivo
d’attacco e mantiene l’adattamento popolare espressivo della prima con l’uso
dell'occlusiva velare sonora (g) in luogo di quella sorda(q), son formate dall’addizione (in posizione
protetica) del s.vo masta/mastra(permasto/mastro←lat.magistru(m)→ma(gi)stu(m)/ma(gi)stru(m) e del s.vo quàquaro/guàguaro con doppio raccordo
eufonico epentetico di una consonante nasale (n) sino ad ottenere nquànquaro/nguànguaro; rammento che le
voci possono essere usate anche al femminile, mantenendo inalterata la valenza
negativa, diventando mastanquànquara/mastanguànguara/ mastranguànguara.
E
cosí penso d’avere esaurito l’argomento, contentato l’amico N.C. ed interessato
qualcuno dei miei soliti ventiquattro lettori. Faccio perciò punto fermo; satis
est.
Raffaele
Bracale
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