PULICENELLA MURETTE SICCO E PPANZUTO
Icastica antica espressione che a tutta prima parrebbe
configurare un ossimoro se considerata nella sua traduzione letterale:Pulcinella morí magro e panciuto,
acquista invece tutto il suo pregnante significato che chiarirò qui di sèguito,
tenendo presente ch’essa era usata nei tempi d’antan da chi, in presenza di
reiterati dispiaceri occorsigli, voleva raccomandare a coloro con i quali fosse
in continuo contatto di parentela od affari di non procurargli continui rammarichi,
crucci, pene, o tristezze sottolineando il fatto che prima o poi le suddette dispiacenze l’avrebbero fatto morire... In
effetti nell’espressione in esame con il termine sicco = secco, magro (dal lat. siccu(m)) si vuol significare chi sia afflitto da
inopia, mancanza di sostentamento tale da poter condurre alla morte, mentre con
il termine panzuto(denominale di panza forgiata sul latino pantice(m)→panticja(m)→pan(ti)cja(m)→panza con
metaplasmo cj→z) = di per sé panciuto, però
qui si intende non il satollo, il sazio, il pieno,
ma l’idropico,l’affetto da idropisia, morbo che procurava l’enfiagione del ventre, enfiagione
che nell’inteso comune si pensava fosse dovuta ai dispiaceri.
Riepilogando: per essere compresa nel suo pregnante
significato l’espressione in esame va intesa come Pulcinella(cioè io, napoletano
pacifico che rifuggo da scontri, litigi e violenze)non posso morire che di fame o di
dispiaceri. Atteso che, per grazia di Dio, il sostentamento non mi manca,
procuratemi di non farmi dolere o ne morirò!
Brak
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