TENÉ CUMME Â LAMPA D’’O SALVATORE
La datata espressione in epigrafe
che ad litteram vale: tènere/tené o mantènere alla stregua della lampada (posta
davanti alla custodia) del Salvatore [che sta per Santissimo sacramento] è da
intendersi al di là del senso letterale con riferimento ad ògni faccenda
persona o cosa da trattare con la medesima attenzione, precisione, esattezza, accuratezza, diligenza
che un tempo il sacrista doveva mostrare quando ancóra la lampada perenne da
tabernacolo era alimentata ad olio e andava sorvegliata cotidie con estrema
solerzia rabboccando il combustibile per evitare che lo stoppino si spegnesse.
Per il verbo
tené/manténere rimando alibi dove ò già trattato ad abundatiam la voce; il s.vo
f.le lampa vale lampada, lume acceso [dal lat. lampa(dem)],e
non va confusa con l’omografa ed omofona lmpa che con etimo dal fr. lampée vale bicchiere di vino.
Satis est. Brak
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