giovedì 28 maggio 2020

IL MALOCCHIO E LA CHIESA


IL MALOCCHIO E LA CHIESA
Mi è stato chiesto,per le vie brevi ,  dal  caro amico A. C. (i consueti problemi di riservatezza mi costringono ad indicare solo le iniziali di nome e cognome) se sia vero che in Napoli ci sia stata ed ancóra esiste una chiesa deputata a levare il malocchio. Gli ò cosí risposto:  premesso che, come sai,  il malocchio [italianizzazione del partenopeo maluocchio]  nella credenza popolare, è un influsso negativo, che porta danni e sventure,ed  è attribuito al potere occulto di qualcuno e segnatamente alla potenza malevola dei suoi sguardi e che un tempo a Napoli sin dal 1600 a tutto il 1950, soprattutto nella città bassa si faceva ricorso a delle fattucchiere che venivano ritenute dai creduloni e ancor piú dalle credule comari  capaci con le loro segrete alchimie di liberare dal malocchio chi se ne sentisse fatto oggetto avvenne  proprio nel 1950 che un fraticello del convento di sant’Anna, sito in piazza san Franceso,  evidentemente poco istruito e parimenti superstizioso al pari delle comari che si aggiravano nell’adiacente borgo di sant’Antonio abate, nell’intento, peraltro non disdicevole di stroncare il ricorso alle fattucchiere, parlando di persona alle fedeli che incontrava nella suddetta via,invece di stroncare la credenza nell’esistenza del malocchio, cominciò a veicolare l’idea che esso non fósse opera di qualcuno/a, bensí del demonio e che per liberarsene occorresse farsi esorcizzare recandosi in una delle chiese in cui si praticava [ed attualmente ancóra si pratica] l’esorcismo e precisamente nella  Parrocchia Immacolata al Gesù Nuovo oppure nella Casa della Missione in via Vergini o anche nella Basilica San Gennaro ad Antignano; da ciò ne derivò da parte di qualche malaccorto divulgatore che in Napoli ci fósse stata e ci sia  una chiesa deputata a levare il malocchio.
E qui penso di poter far punto convinto d’avere esaurito l’argomento, soddisfatto l’amico A. C.  ed interessato qualcun altro dei miei ventiquattro lettori e piú genericamente  chi dovesse imbattersi in queste paginette.Satis est.
 Raffaele Bracale

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