mercoledì 20 maggio 2020

PAROLE DESUETE, MA ICASTICHE


PAROLE DESUETE, MA ICASTICHE
Qui di seguito su richiesta del carissimo amico S.C. (i consueti problemi di riservatezza mi costringono ad indicare solo le iniziali di nome e cognome) tratto una lista di parole desuete, ma – a mio parere – icastiche. Eccole elencate e cominciamo:
Spuntone s,vo m.le = 1. robusta punta di legno acuminata usata per forare il terreno,
2. sporgenza acuminata di una roccia che serve da appiglio agli alpinisti nelle scalate
3. antica arma costituita da una lunga asta con punta corta e robusta
4.fuso.
Voce dal  lat. tardo pŭncta(m) deriv. di pungĕre con prostesi di una S intensiva e suffisso accrescitivo one
Affechienza/Affechienzia s.vo f.le affezione, attaccamento cordiale. Voce formata sul lat. affectio addizionato del suff. poetico enza/enzia dal lat. entia.
Astemo s.vo m.le vestigio, traccia,  segno  voce deverbale del lat. aestimare
Bernaguallà s.vo f.le esattamente schiava giovane poi semplicente schiava. Voce dal lat. verna + guallà per gualià [dall’iberico guayar]
Adarchia s.vo f.le = modestia,mitezza,mansuetudine,placidezza; etimologicamente piú che al greco adàrkeia occorre riferirsi al greco ataraxsia.
Arrecentà voce verbale infinito; il significato spazia dal sciacquare i panni all’adornare una persona; l’etimo è dal lat recentare costruito sull’agg.vo recens= fresco cosa che spiega il collegamento semantico tra il risciacquare i panni e l’adornare una persona  .
Scurriato s.vo m.le frusta, sferza di cuio, lunga correggia, staffile; voce dal lat. (virga-m) excorrigiata-m.
Scassià voce verbale infinito; agitare scuotere rumorosamente con particolare riferimento alla frusta usata per incitare i cavalli; voce dal lat. s [intensiva] + quassare (frequentativo di quatere).
Vesdino agg.vo m.le selvaggio, ferino, feroce,brutale; voce dal lat. bestinu-m.
Sciammuottolo s.vo m.le  contratto, accordo, patto, baratto ma piú spesso e piú esattamente vale affaruccio,piccolo scambio illecito; etimologicamente è voce derivata da una S intensiva + lat. tardo cambiāre, [di orig. gallica] addizionato  del  suff. otto [dal lat.ittus] (che serve a sfumare il significato della voce cui è unito) e del suff. diminutivo olo [dal lat. olus].
Jazzo s.vo m.le im primis il recinto all’aperto dove di notte riposano bovini o ovini al pascolo, poi – per sineddoche- il gregge di pecore; cove dal lat. medievale giaccĭum derivato di iacĕo.
Sópia-sópia locuzione avverbiale che vale piano piano lentamente; voce forgiata sull’iterazione  lat. sopio [ind. pr.di sopire =sedare,addormentare ]nell’inteso che chi è assopito è quasi costretto ad agire e/o procede lentamente, stancamente, a rilento.
Loppeca s.vo f.le capigliatura ricca ma scompigliata ed  arruffata; voce da un lat. med. faluppa[=paglia] con aferesi sillabica e suffisso atono ica>eca.
Arresenuto voce verbale part. pass. m.le dell’inf. arresení = arrugginito,impoverito, immiserito; verbo marcato sul greco (è)reusa aoristo di ereùthō attraverso un adattamento latino ad +reusa.
Cummerzà voce verbale infinito = conversare, dialogare,discorrere; voce dal lat conversàri con tipica evoluzione nv>mv>mm.
Rechippo s.vo m.le= in primis  rattoppo, rammendo ed estensivamente raggiro; voce  ottenuta per metatesi  sul diminutivo lat. rappacula>raclappa>rachiappa>rachippo→rechippo
E qui termina l’elenco delle voci  che l’amico mi à proposto
Mi che le abbia esaminate tutte e che non  ci sia altro da aggiungere per cui faccio punto fermo augurandomi d’aver contentato l’amico S.C. e chi forte dovesse essersi imbattuto in queste paginette.
Raffaele Bracale

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