martedì 19 maggio 2020

IL VERBO ARRUGNARSE


IL VERBO ARRUGNARSE
Questa volta è stata la   cara amica A. M. R. (i consueti problemi di riservatezza mi costringono ad indicare solo le iniziali di nome e cognome) a  chiedermi via e-mail di chiarirle  significato e soprattutto etimologia del   datato verbo napoletano  in epigrafe. Le ò cosí risposto: Il verbo di cui mi chiedi icasticamente si riferisce in primis ad ogni alimento che perde [nel caso si tratti di frutta e/o verdura] la sua originaria freschezza avvizzendosi e perciò raggrizzendosi e [nel caso si tratti altro alimento commestibile (come la carne) in orgine ricco di acqua o altro umore che in cottura si contragga risultando perciò di dimensione piú contenuta rispetto all’origine. In senso traslato il verbo viene riferito anche alle persone non piú giovani che con l’aumentare dell’età  perdono indefettibilmente  la loro originaria freschezza avvizzendosi,  e talora raggrizzendosi, quasi contraendosi ed estensivamente accorciandosi. Ciò détto passiamo alla questione etimologica; una scuola di pensiero,ma  erroneamente perché tiene in non cale la semantica del verbo, lo pensa derivato da un lat. adrunculare =piegare a mo’ di roncola. Come puoi intuire è una strada sbagliata atteso che in realtà l’arrugnarse non corrisponde esattamente all’incurvarsi come un falcetto, ma ad un generico restringersi, accorciarsi, corrugarsi,  raggrinzirsi nei modi piú disparati. Ecco perché reputo che l’etimologia semanticamente piú corretta è quella che legge nel verbo un denominale del lat. ruga[= grinza, piega] per il tramite di un *adrugan-j-are [con l’infisso frequentativo “j” ed il suffuisso riflessivo “se”]. E qui penso di poter far punto convinto d’avere esaurito l’argomento, soddisfatto l’amica A.M.R. ed interessato qualcun altro dei miei ventiquattro lettori e piú genericamente  chi dovesse imbattersi in queste paginette.Satis est.
 Raffaele Bracale

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