mercoledì 27 maggio 2020

MURTACINO


MURTACINO
Il  caro amico P. G. (i consueti problemi di riservatezza mi costringono ad indicare solo le iniziali di nome e cognome)  leggendo un mio aforisma, vergato in napoletano, si è imbattuto nel termine in epigrafe e me ne  à chiesto, ignorandoli,  significato ed origini. Cosí ò risposto: “Amico mio, rispondo ai tuoi quesiti illico et immediate significandoti che la parola di cui mi chiedi originariamente  è un aggettivo spesso usato anche sostantivato e vale in primis: pallido, smorto, esague,  di colore bianchiccio ed estensivamente debole, fiacco,  eccessivamente stanco, debilitato ed ancóra delicato, fragile; quanto all’etimologia  la voce deriva dritto per dritto dal lat. mortacinu-m di analogo significato.
 E qui penso di poter far punto convinto d’avere esaurito l’argomento, soddisfatto l’amico P.G. ed interessato qualcun altro dei miei ventiquattro lettori e piú genericamente  chi dovesse imbattersi in queste paginette.Satis est.
 Raffaele Bracale

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