lunedì 11 maggio 2009

FÀ 'O FARENELLA.

FÀ 'O FARENELLA.
Letteralmente:fare il farinello. Id est: comportarsi da vagheggino, da manierato cicisbeo. L'icastica espressione non si riferisce - come invece erroneamente pensa qualcuno - all'evirato cantore settecentesco Carlo Broschi, detto Farinelli (Andria, 24 gennaio 1705 –† Bologna, 16 settembre 1782), considerato il piú famoso cantante lirico castrato della storia (noto in Napoli, ma prende le mosse dall'àmbito teatrale dove le parti delle commedie erano assegnate secondo rigide divisioni. All'attor giovane erano riservate le parti dell'innamorato o del cicisbeo. E ciò avveniva sempre anche quando l'attore designato , per il trascorrere del tempo non era più tanto giovane e allora per lenire i danni del tempo era costretto a ricorrere più che alla costosa cipria, alla più economica e facilmente reperibile farina.
farenella – letteralmente è la farina di mais, o farina gialla, ma pure per traslato giocoso: cicisbeo, vagheggino, svenevole innamorato; la voce risulta essere, attraverso il suffisso femminile èlla, diminutivo di farina che è dal basso latino farina(m) derivato di far – faris = farro.
R. Bracale

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