venerdì 3 marzo 2017

VARIE 17/271

1.TENÉ A STECCHETTO = mantenere in economia forzata di cibo, di beni e quant’altro – lesinare; l’espressione prende il via dal modo parsimonioso con cui venivano cibati gli uccellini, imbeccati di piccolissime quantità di cibo mantenuti sull’estremità d’uno stecchetto di legno; stecchetto s. m. = piccola assicella di legno; etimologicamente si tratta del diminutivo maschile (vedi il suff. etto) di stecco = ramoscello sfrondato e secco; bastoncino sottile e appuntito; (fig.) si dice pure di persona molto magra; la voce stecco è dal longobardo stek= bastone; rammento che in napoletano si registra pure la voce stecchetta di uguale significato ed etimo, ma diminutivo femminile (vedi il suff. etta) di stecco riferito ad un ramoscello sfrondato e secco, ad bastoncino sottile e appuntito leggermente piú grosso di un eventuale stecchetto, secondo il noto criterio che in napoletano si considera femminile un oggetto piú grande del corrispondente maschile (es.: tammurro piú piccolo - tammorra piú grande, tino piú piccolo - tina piú grande, carretto piú piccolo – carretta piú grande, cucchiaro piú piccolo - cucchiara piú grande etc.; fanno eccezione tiano piú grande - tiana piú piccola, caccavo piú grande - caccavella piú piccola. ). 2.TENÉ A UNO APPISO 'NCANNA o altrove PURTÀ A UNO APPISO 'NCANNA Ad litteram: tenere uno appeso alla gola o altrove portare uno appeso alla gola Locuzioni simili, ma di significato opposto: positivo il primo e negativo il secondo; l’espressione di valenza positiva si usa per significare di avere una spiccata preferenza per una persona, quasi portandola al collo a mo' di preziosa medaglia benedetta; in quella di valenza negativa la locuzione è usata per indicare una situazione completamente opposta a quella testé segnalata, quella cioé in cui una persona generi moti di repulsione e di fastidio a mo' di taluni pesanti, tronfi monili che messi al collo, finiscono per infastidire chi li porti.Chiarisco qui che per meglio determinare la valenza della locuzione, quella positiva è segnalata dall'uso del verbo purtà (portare), quella negativa dall'uso del verbo tené (tenere). 3.TENÉ 'A VOCCA SPORCA Ad litteram: tenere la bocca sporca Detto di chi, per abitudine parli facendo uso continuato ed immotivato di volgarità e/o parole sconce ed oscene al segno da restarne figuratamente con la bocca sporcata. 4.TENÉ DDOJE FACCE, COMME A SSAN MATTEO Con questa espressione s’usa riferirsi ad una persona ipocrita o dalla doppia vita.Per il vero nessun testo biblico attesta che il santo evangelista fósse un ipocrita o dalla doppia vita, se si esclude il fatto che Levi [questo era il nome di Matteo allorché svolgeva la professione di pubblicano] chiamato dal Signore abbandonò la propria attività per seguire il Cristo cambiando vita e nome; questa evenienza altamente positiva non può aver ispirato l’espressione chiaramente negativa. Il bandolo della matassa sta nel fatto che il san Matteo, a cui si fa riferimento nell’espressione, è quello realizzato da Michelangelo Naccherino(Firenze 1550 - †Napoli 1622).[ Allievo a Firenze del Giambologna, ne trascrisse i moduli in un'ampia produzione per la quale si avvalse anche di una operosa bottega. Nel 1573, dopo una permanenza in Sicilia, si stabilì a Napoli, dove, nominato scultore di corte, scolpí con grazia decorativa monumenti funebri (tomba Pignatelli in S. Maria dei Pellegrini; tomba Caniglia in S. Giacomo degli Spagnoli) e statue (Madonna delle Grazie in S. Giovanni a Carbonara etc.]. La statua del san Matteo, tuttora conservato sull’altare della cripta del Duomo di Salerno, è stranamente bifronte e la si può vedere da entrambi i lati dell’altare e non è peregrina l’idea che lo scultore nel realizzarla abbia utilizzato una precedente opera di bottega raffigurante un Giano bifronte. 5.TENÉ 'E CAZZE CA CE ABBALLANO PE CCAPA Ad litteram: tenere i peni che ci danzano sulla testa Id est: essere preoccupati al massimo, aver cattivi crucci che occupano la testa. Icastica anche se becera locuzione con la quale si sostiene che ipotetici peni significanti gravi preoccupazioni ci stiano danzando in testa per rammentarci quelle inquetudini BRAK

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